Regione e Comuni al lavoro per la rimodulazione del servizio. Sui siti istituzionali ci sono ancora gli orari del vecchio gestore
EMPOLI. Tagli in vista per il trasporto pubblico locale su gomma nell’Empolese Valdelsa, come già previsto in altre zone della Toscana (il grossetano e la provincia di Massa-Carrara su tutte).
Sono settimane di incontri e riunioni in Regione: per il circondario al tavolo ci sono i Comuni e la Città Metropolitana. Sono loro che dovranno prendere le decisioni su come rimodulare il servizio, poi Autolinee Toscane (la società di proprietà dei francesi di Ratp che dal primo novembre 2021 ha in gestione il servizio) attuerà gli indirizzi ricevuti. Ovvero con la soppressione o la modifica delle corse degli autobus sul territorio. C’è per ora una data: entro il 10 giugno saranno ridotti 4 milioni di chilometri percorsi dai pullman di linea in regione, su un totale di 110 milioni di chilometri percorsi all’anno.
Riduzioni che si andrebbero a sommare alle molte zone d’ombra che emergono già adesso sul servizio di trasporto pubblico locale. Basta utilizzare il servizio “trip planner” sul sito di Autolinee Toscane per rendersene conto. Tra Empoli e Firenze per esempio non ci sono autobus: l’unica soluzione per muoversi da e verso il capoluogo è il treno. Per Certaldo c’è una sola corsa la mattina durante la settimana: parte alle 10.56 da piazza della Vittoria e arriva alle 11.48, 44 minuti e 57 fermate previste (tra cui quella a Castelfiorentino). Nel pomeriggio non risultano corse attive, l’unica soluzione è salire sul treno. Per Castelfiorentino la frequenza delle corse è migliore, ce ne sono diverse mattina e pomeriggio. Nessun autobus trasporta passeggeri tra Empoli e Montelupo (anche in questo caso c’è il treno) e tra Empoli e Capraia e Limite, “non ho trovato nessun mezzo per raggiungere la meta desiderata”, si legge sul sito di Autolinee.
C’è poi il problema che riguarda i fine settimana, in particolar modo la domenica. Da Empoli (partenza in piazza Don Minzoni, davanti alla stazione ferroviaria) a Vinci tre corse (linea 49): alle 8.49, alle 14.55, alle 18.30 e alle 20.01. Per il resto della giornata ci sarebbe da andare in treno a Firenze, da lì a Pistoia e poi salire su un bus per Vinci. Stesso discorso per Cerreto Guidi, la linea è sempre la 49 e gli orari sono i soliti.
In questa giungla dalla quale non è facile uscire, ci si mettono pure i difetti di comunicazione. Sui siti internet istituzionali dei Comuni di Vinci e Cerreto Guidi, tanto per citare due gioielli del territorio dove è probabile che possano dirigersi dei turisti, risultano ancora pubblicati gli orari del gestore PiùBus, che da mesi non è più in servizio sul territorio con il subentro di Autolinee. Sul sito del Comune di Certaldo, invece, l’opportunità di muoversi in pullman non è nemmeno menzionata. Insomma non è semplice districarsi tra linee che ci sono, orari e date per chi vorrebbe muoversi nel circondario con l’autobus. E, sullo sfondo, c’è anche lo spettro di tagli alle corse che nel piano economico risultano sottoutilizzate e fonte di pochi ricavi.
Come dice a Il Tirreno Paola Gallerini, «non sarebbe male incentivare abbonamenti annuali per nonne e nonni che anche il fine settimana possano andare con figli e nipoti a riscoprire le bellezze che tutto il mondo ci invidia, nel rispetto dell'ambiente potremmo usare i mezzi pubblici, pagati con le tasse di tutti, invece di essere costretti ad essere "indipendente" con la macchina».
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