Scansano, si attende il nulla osta del magistrato per i funerali dei fratelli morti nello schianto. I familiari: «Grazie per le donazioni»
SCANSANO. Viaggiava con un tasso alcolemico quasi il doppio rispetto alla soglia consentita – 0,89 grammi per litro – il conducente dell’Audi A4 station wagon che sabato scorso si è scontrato con Aklen e Mersin Myftarago, due fratelli albanesi di 37 e 44 anni rimasti uccisi nell’incidente.
L’incidente è avvenuto lungo la provinciale 159, nel comune di Scansano, alle 6,30 circa a circa 300 metri dal Bar Chessa. Il 28enne che era alla guida, un camionista anch’egli d’origini albanesi, se l’è cavata con ferite non gravi ed è indagato per duplice omicidio stradale con l’aggravante di essersi messo alla guida in stato di ebbrezza. Il fascicolo è in mano alla pm Valeria Lazzarini che ha convalidato il sequestro – al quale avevano proceduto i carabinieri di Scansano e Campagnatico – delle due auto coinvolte e dei telefoni cellulari in uso ai due conducenti, per accertare se fossero impiegati al momento dell’impatto frontale. I corpi dei due fratelli sono all’obitorio dell’ospedale Misericordia a disposizione del magistrato; da capire se e quando sarà disposta l’autopsia.
L’INCIDENTE
Sabato scorso i due fratelli, molto legati e residenti da anni ad Arcile (Campagnatico) dove si erano ben integrati, sabato erano partiti presto per andare al lavoro: erano impiegati come giardinieri a Roselle. Lungo il tragitto la loro Peugeot condotta da Aklen si è scontrata frontalmente con l’Audi condotta dal 28enne, risultato poi positivo all’alcoltest. Uno dei due fratelli è morto sul colpo, l’altro ha esalato l’ultimo respiro poco dopo. L’indagine della Procura dovrà accertare quale delle due vetture abbia invaso la corsia altrui ma anche le velocità.
«FARO ROTTO»
Dopo l’incidente il 28enne alla guida ha raccontato di aver visto un solo faro acceso, nella parte anteriore dell’altra macchina dei fratelli Myftarago. Ovvero sarebbe stato funzionante, secondo la sua versione, soltanto il faro sulla destra, vicino al ciglio della strada, e non quello sinistro (dunque fulminato) che dava sul centro della carreggiata dove poi sarebbe successo l’incidente. Per questo motivo avrebbe scambiato la macchina per una moto. Sottoposto ad alcoltest sia in strada che in ospedale, il tasso rilevato è di 0,89.
I FAMILIARI
I familiari delle vittime sono in attesa del nullaosta dal magistrato per riportare le salme in Albania. Chiedono che sia fatta chiarezza e giustizia e ringraziano la comunità per la solidarietà. La volontà è quella di riportare i loro cari nel loro Paese e nella loro città di nascita, Selce, nella contea di Korcë nel sud est dell’Albania, per celebrare i funerali e dare degna sepoltura ai fratelli morti. Aklen e Mersin hanno lasciato le rispettive mogli e ciascuno tre figli piccoli di cui uno in arrivo a maggio, oltre alla mamma e a due fratelli che abitano in Albania. I congiunti chiedono giustizia e che sia fatta luce sull’incidente; per questo, attraverso il consulente legale Matteo Cesarini, si sono affidati a Studio3A-Valore spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini che ha subito attivato i suoi esperti per valutare la dinamica dell’incidente e dare risposte ai suoi assistiti, con la collaborazione dell’avvocato penalista Christian Rosa. Studio3A si farà carico anche dell’espatrio delle salme non appena l’autorità giudiziaria lo consentirà.
LA SOLIDARIETÀ
I familiari delle vittime ringraziano tutti coloro che sono stati loro vicini, la comunità albanese, i colleghi di lavoro e tutti i cittadini di Campagnatico che li hanno sostenuti promuovendo, su iniziativa del sindaco Luca Grisanti e grazie alla disponibilità del parroco di Arcile, don Marius, una raccolta fondi per loro: le donazioni si possono effettuare sul conto corrente della parrocchia, IBAN IT39V0103072170000000265316 che consegnerà il ricavato alle due vedove. «Stesso dicasi – fanno sapere dallo Studio 3A – per la bellissima iniziativa solidale dell’istituto comprensivo di Civitella Paganico frequentato da due dei figli delle vittime, che ha raccolto oltre 4mila euro. Gesti preziosi perché queste due famiglie con minori hanno perso non solo i due papà ma anche il loro unico sostegno economico. Un grazie dal profondo del cuore».