Gli Stati Uniti hanno approvato il trasferimento in Ucraina di migliaia di complessi Stinger e Javelin, droni Switchblade e 50 milioni di munizioni
Alla richiesta di ieri del ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba è già arrivata una risposta. A fornirla è il Pentagono americano che dice sì all’invio di nuove armi per l’esercito di Kiev. Gli Stati Uniti, infatti, hanno approvato altri 100 milioni di dollari per le armi per l'Ucraina. Questo messaggio del Pentagono non significa che tutte le armi siano già arrivate in Ucraina ma certamente a breve saranno sul teatro di guerra. Naturalmente, non che gli Usa fino ad ora non abbiano fornito armi ma certamente l’elenco degli armamenti nel corso di questi 44 giorni di invasione si è andato sempre più allungando e consolidando dal punto di vista della risposta sul campo. Gli Usa, infatti, hanno fornito oltre 1.400 sistemi antiaerei Stinger e più di di 5.000 sistemi anticarro Javelin (tra l’altro il sistema più “semplice” ma più efficace per distruggere i tank russi) e più di 7.000 altri sistemi anticarro. Anche il sistema dell’aviazione ha beneficiato di aiuti a cominciare dalle centinaia di veicoli aerei tattici senza equipaggio Switchblade. Inoltre, sono stati forniti più di 50 milioni di round, 45.000 set di giubbotti antiproiettile e caschi antiproiettile.
Nell’elenco del Pentagono ci sono, inoltre, sistemi missilistici a guida laser, sistemi aerei senza equipaggio Puma, dispositivi per la visione notturna, sistemi di imaging termico e ottica
Servizi di immagini satellitari. Ed ora sono attesi nuovi rinforzi. Sino ad oggi, a cominciare dal 24 febbraio giorno in cui sono iniziate le operazioni militari di Mosca contro l’Ucraina l'assistenza totale degli Stati Uniti ammontava a circa 1,7 miliardi di dollari.