CODROIPO. Era tenace e determinato. In campo come nella vita. Amava lo sport il codroipese Sergio De Pol e fin da ragazzo si era dedicato «con anima e corpo» al calcio. Affrontando ogni allenamento, ogni partita, ogni campionato con l’entusiasmo di chi amava sì giocare, ma soprattutto creare gruppo, intessere legami forti, fare squadra.
Se ne è andato venerdì a 79 anni, all’ospedale di Latisana, dopo aver lottato contro una malattia che gli era stata diagnosticata dieci mesi fa. E con lui il Medio Friuli dice addio a un allenatore conosciuto e stimato in tutti i campi per la sua professionalità, la sua sincerità e il rispetto degli avversari.
Originario di Gradisca di Sedegliano, iniziò a giocare nell’associazione sportiva “Olimpique” fondata nel suo paese natale da un gruppo di appassionati alla fine degli anni Cinquanta. Del Sedegliano De Pol diventa poi allenatore rendendolo protagonista delle storiche promozioni dalla Terza alla Prima categoria agli inizi degli anni Settanta. De Pol guiderà poi anche il Codroipo dalla Seconda alla Prima categoria, prima di raggiungere due promozioni a Ciconicco. «Come allenatore non è mai retrocesso – ricorda il figlio Denis –. A Rivignano arrivò per due anni secondo perché all’epoca saliva di categoria solo la prima che era una corazzata e poi allenò anche a Camino al Tagliamento. Mio padre è stato appassionato di sport fin da ragazzo, prima di atletica e poi di calcio ed è riuscito a ottenere delle belle soddisfazioni».
Centrocampista determinato prima – adattatosi come difensore centrale poi – nel corso della sua carriera da allenatore diventò un punto di riferimento per il calcio dilettantistico. «Era una persona determinata e fiera – prosegue il figlio – che portava avanti le sue idee. Aveva tanta fantasia e creatività. Cercava sempre di migliorarsi ed era sempre molto entusiasta dei nuovi progetti dal punto di vista sportivo e familiare. Teneva molto ai rapporti umani, era una persona trasparente, sincera e onesta. Ci metteva anima e corpo in tutto quello che faceva e veniva rispettato per questo. Ricordava sempre con entusiasmo tutte le sue esperienze sulle panchine delle squadre allenate. I tanti rapporti avuti con dirigenti e presidenti, tutti fondati su impegno rispetto e stima reciproca».
Sergio De Pol, che aveva lavorato come operaio nella ditta Di Lenarda a Codroipo, lascia la moglie Adelina con cui era sposato dal 1968 e, accanto al figlio Denis, le figlie Loretta e Sabrina. «Mio padre è sempre stato presente in famiglia – prosegue Denis – e con mia mamma ha avuto un rapporto molto stretto, ci sono stati sempre l’uno per l’altra, erano felici e inseparabili. Era un punto di riferimento per tutti noi, una vera colonna portante».
I funerali di De Pol saranno celebrati martedì 29 marzo, alle 15, in duomo a Codroipo. Lunedì 28 marzo, alle 18, sarà recitato il rosario.
Il mondo del calcio dilettantistico è pronto a dirgli addio. Ricordandolo a bordo campo mentre dava precise indicazioni ai “suoi” ragazzi e guidava la squadra alla vittoria.
