SETTIMO VITTONE. Si tradurrà nella proposta di visita di oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città la trentesima edizione delle Giornate Fai di Primavera, ritenute il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Migliaia i volontari di 350 delegazioni e gruppi Fai attivi in tutte le regioni renderanno possibile ancora una volta questa meravigliosa iniziativa e, come sempre, la Delegazione Fai di Ivrea e Canavese, insieme al Gruppo Fai Giovani del Canavese, farà la sua parte sotto l’attenta regia dell’architetto Cristian Verraz, aprendo, sabato 26 e domenica 27, dalle 10 alle 18, a Settimo Vittone, il castello nella frazione Montestrutto, con l’annessa chiesa di San Giacomo e il suo piccolo cimitero, e una delle vestigia più antiche del Canavese, il complesso formato dalla Pieve di San Lorenzo e dal battistero di San Giovanni Battista, risalente alla seconda metà del IX secolo.
A guidare i visitatori saranno gli Apprendisti Ciceroni, studenti del Liceo Botta di Ivrea e dell’Iis Martinetti di Caluso appositamente formati. Un progetto di formazione inserito nel Piano dell’offerta formativa (pof) e fortemente sostenuto dalle rispettive dirigenti scolastiche, le professoresse Lucia Mongiano e Katia Milano, che offre ai ragazzi la possibilità di vivere e raccontare al pubblico, da protagonisti, i luoghi più belli del loro territorio, sentendosi direttamente coinvolti nella vita sociale, culturale ed economica della comunità e traducendosi in un esempio per altri giovani.
La visita al castello di Montestrutto, resa possibile dalla grande disponibilità del nuovo proprietario, Karl Fugelso, professore di Storia medioevale a Baltimora, sarà l’occasione per scoprire anche alcune figure importanti legate all’edificio quali l’architetto Vittorio Mesturino (già collaboratore di Alfredo d’Andrade), che lo ricostruì nel 1929 in stile neogotico, inglobandovi un’antica torre preesistente, e il pittore Carlo Gaudina, allievo prediletto di Giacomo Grosso, che eseguì le pitture murali. A Mesturino ha dedicato un’interessante monografia dal titolo Vittorio Mesturino. Architetto e restauratore, edita da Alinea, la professoressa Manuela Mattone, intervenuta, lo scorso venerdì, alla conferenza stampa di presentazione delle Giornate Fai di Primavera, tenutasi a Settimo Vittone. Al castello sarà presente anche il professor Giovanni Bassoli che illustrerà personalmente i lavori di restauro eseguiti e in atto sulle pitture murali all’interno dell’edificio. Il castello di Montestrutto e la chiesa di San Giacomo sono accessibili esclusivamente a piedi su sentiero (a 10 minuti dal parcheggio dell’area sportiva La Turna). Per chi da Montestrutto volesse raggiungere pieve e battistero, sarà a disposizione un servizio di navetta a pagamento.
Monumento segnalato dal Fai, il complesso paleocristiano formato dalla pieve di San Lorenzo e dal battistero a pianta ottagonale di San Giovanni Battista risale alla II metà del IX secolo ed è considerato uno dei principali esempi di architettura preromanica in Piemonte. «Collocati in posizione elevata rispetto al paese e al corso della Dora Baltea, - ricordano dal Fai - pieve e battistero costituivano, nel Medioevo, una tappa importante per viaggiatori e pellegrini che si muovevano lungo la via Francigena. La chiesa è arricchita da affreschi realizzati in varie epoche tra il XII e il XV secolo». Di tale luogo, oggetto di continui studi e indagini archeologiche, la Delegazione Fai di Ivrea e Canavese ha in carico la valorizzazione, la promozione e la pubblica fruizione (con la collaborazione dell’associazione Octava che da tanto tempo ne costituisce il presidio per le visite fra il periodo delle Giornate Fai e la chiusura autunnale), grazie a una convenzione, che presto sarà rinnovata, tra il Fai e il Comune di Settimo Vittone.
Tutto è stato predisposto al meglio perché le Giornate 2022 possano tradursi, secondo gli auspici del capodelegazione Fai, Carlo Arborio Mella, e del sindaco, Sabrina Noro, in un fine settimana ricco di persone che portino con sé, una volta rientrate, il ricordo di un luogo e di una comunità accoglienti.
Il Comune, tra l’altro, ha anche fatto stampare per i visitatori una utilissima mappa con le indicazioni circa tutte le attività e gli esercizi che saranno aperti nelle due giornate. —