Lavori previsti dal 10 aprile fino a giugno. Restano escluse le campate centrali Il comitato: Anas deve ripristinare l’illuminazione e ristrutturare la casa cantoniera
LINAROLO
Riprenderà il 10 aprile l’ultima parte dei lavori al ponte della Becca che, secondo il programma, dovrebbero concludersi a fine maggio o, al più tardi, a giugno.
Verrà quindi terminata la verniciatura della struttura, «fondamentale per migliorarne sicurezza e conservazione”, spiega il presidente della Provincia Giovanni Palli che lunedì sera ha partecipato all’incontro organizzato dal Comitato Ponte della Becca per fare il punto non solo sugli interventi alla vecchia infrastruttura, ma anche sul progetto della nuova Becca.
SCADENZE
«Auspichiamo che la verniciatura si concluda nella data fissata dal programma, dopo i continui slittamenti e fermo lavori che hanno dilatato i tempi in modo inverosimili, con evidenti disagi per i pendolari – sottolinea il presidente del Comitato Fabrizio Cavaldonati -. Rimarrebbero escluse 4 campate centrali e, a questo punto, chiediamo di trovare le risorse necessarie per completare l’intervento». Il Comitato ha anche chiesto di installare sul ponte sensori per monitorarne eventuali vibrazioni.
«Abbiamo anche sottolineato la necessità - aggiunge - che l’Anas ripristini in modo totale l’illuminazione e che venga ristrutturata la casa cantoniera. Il Comune di Mezzanino e il Comitato speravano potesse accogliere le sedi della Protezione civile e dello stesso Comitato. Oppure un info point come ha proposto lo stesso presidente Palli». Ad aprile, quando riprenderanno i lavori sul lato Linarolo, si cercherà di limitare al massimo i disagi, effettuando le lavorazioni nelle ore notturne.
IL NUOVO PONTE
All’incontro il presidente di Piazza Italia ha spiegato che è ripartita la progettazione del nuovo ponte che dovrebbe essere pronta a luglio. «È stato definito un programma chiaro – sottolinea Palli -. L’amministrazione provinciale ha condiviso un aggiornamento sui dati e sui rilievi ambientali raccolti da Aipo. Gli esiti delle indagini sono infatti determinanti per procedere con la fase finale delle attività progettuali».
All’incontro erano presenti anche il sindaco di Campospinoso Olga Volpi, i consiglieri di Linarolo Valentino Furiosi e di Pavia Roberto Torti e il consigliere del Parco del Ticino Fabio Signorelli che spiega: «Anche se la valutazione ambientale non è richiesta in questa fase, sarebbe opportuno iniziare a ragionare anche con il Parco sugli aspetti di carattere ambientale, sull’inserimento paesaggistico e sulle interferenze con i sistemi ecologici, anche per accorciare i tempi nei livelli progettuali successivi. E, sempre in questa fase, sarebbe necessario individuare i costi delle opere di mitigazione e compensazione». —
Stefania Prato