Ventottesimo giorno di guerra. Mariupol, da cui ieri sono stati evacuati quasi seimila residenti, «è ridotta in cenere, ma la città sopravviverà», dice il presidente Zelensky. L’Ucraina rivendica la liberazione di Makariv, 60 chilometri a ovest di Kiev, mentre accusa i russi di aver aperto il fuoco su un ospedale pediatrico a Severodonetsk, dove pazienti e personale sono stati tempestivamente evacuati. Il Pentagono sostiene che i russi hanno rifornimenti solo per tre giorni. I rapporti tra Washington e Mosca sono ormai vicinissimi alla rottura. Per Biden, Putin sta valutando l’uso di armi biologiche e chimiche.
11.50 – Zelensky, i russi hanno usato più di mille missili e distrutto dozzine di città
«La Russia ha usato più di mille missili contro le pacifiche città dell'Ucraina, innumerevoli bombe aeree, le truppe russe hanno distrutto dozzine di nostre città, alcune rase al suolo». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un video discorso al Parlamento del Giappone, come riferisce Ukrinform. Il presidente ucraino ha detto che i russi hanno già ucciso migliaia di ucraini, tra cui 121 bambini spiegando che circa 9 milioni di ucraini sono stati costretti a fuggire dalle loro case. «I nostri territori settentrionali, orientali e meridionali si stanno svuotando perché le persone stanno fuggendo da questa minaccia mortale. La Russia ci ha persino bloccato dal mare».
11.25 – Cremlino: “L’invio di forze di pace Nato sarebbe un’idea pericolosa”
L'idea di dispiegare in Ucraina una forza di peacekeeping della Nato è «piuttosto sconsiderata ed estremamente pericolosa». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dimitry Peskov, come riporta Interfax, per poi aggiungere: «Ogni possibile contatto tra le nostre forze armate e le forze armate della Nato può portare a conseguenze abbastanza comprensibili e difficili da risolvere». Peskov respinge ogni accusa e addirittura afferma che: «L’esercito russo non colpisce o spara ai civili. L'esercito russo aiuta i civili».
11.10 – Il sindaco di Kiev: è in atto un genocidio
La Russia sta commettendo un «genocidio» in Ucraina. L'accusa arriva dal sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, intervenuto in videoconferenza con il consiglio comunale della città di Monaco, gemellata con la capitale ucraina. Klitschko ha chiesto di esercitare pressioni sul governo federale per tagliare tutti i legami economici con la Russia. «La Russia sta investendo ogni euro, ogni centesimo, nel suo esercito. Stanno distruggendo la popolazione civile. Stanno distruggendo il nostro paese», ha aggiunto, parlando di bombe che uccidono tutti in un raggio di 500 metri, in un attacco non rivolto contro i militari, ma contro il popolo. «Non riusciamo a contare i cadaveri – ha concluso –. È un incubo, quello che sta accadendo qui».
10.55 – Oltre 40 diplomatici russi sospettati di spionaggio in Polonia
L'Agenzia polacca per la sicurezza interna (Abw) sospetta che più di 40 diplomatici russi stiano facendo dello spionaggio nel Paese. Lo ha affermato Stanislav Zharin, portavoce del coordinatore dell'intelligence del paese. Lo riporta Ria Novosti. «L'Agenzia per la sicurezza interna ha preparato un elenco di 45 persone identificate che lavorano in Polonia sotto la cosiddetta copertura diplomatica ma svolgono effettivamente attività di intelligence contro la Polonia. In questo elenco, che è stato presentato a al ministero degli Affari esteri, ci sono dipendenti dei servizi speciali russi e persone che collaborano con loro».
10.50 – Lavrov: gli Usa costringono i paesi dell’Onu a votare contro la Russia
Gli Stati Uniti stanno usando metodi «sotto la cintura» per costringere i paesi delle Nazioni Unite a votare «come vogliono» contro la Russia. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Lo riporta Ria Novosti. «Gli americani fanno pressione sui grandi paesi e minacciano di interrompere le relazioni commerciali o sanzioni», ha detto.
10.40 – Kiev a Onu e Cri: “Fare di tutto per liberare il convoglio umanitario preso in ostaggio dai russi”
La vice primo ministro ucraina, Iryna Vereshchuk, ha fornito sui social maggiori dettagli sul sequestro del convoglio umanitario a Mariupol: «Purtroppo, le forze di occupazione hanno violato l'accordo e non hanno permesso agli autobus di evacuare i residenti di Mariupol dal villaggio di Nikolske e dal villaggio di Melekino – ha detto –. Ci sono undici autobus e due veicoli del servizio di emergenza statale che sono stati sequestrati a un posto di blocco russo all'ingresso della città di Mangush e portati via in una direzione sconosciuta. Gli occupanti hanno anche preso in ostaggio 4 ufficiali (del servizio di emergenza) e 11 autisti. Chiediamo al Comitato Internazionale della Croce Rossa e alle Nazioni Unite di fare tutto ciò che è urgente affinché la nostra gente sia liberata immediatamente».
10.35 – Zelensky: “La Russia strumentalizza il terrore nucleare”
«La Russia vuole strumentalizzare il terrore nucleare con Chernobyl». È quanto ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo oggi di fronte al Parlamento giapponese ed accusando le forze russe di aver messo in pericolo la sicurezza della centrale nucleare teatro del grave incidente negli anni ottanta che è finita sotto il controllo delle forze russe. «Ora questa zona di esclusione può essere usata dai russi per preparare nuovi attacchi e nuove minacce».
10.30 – Esercito ucraino: i russi hanno perso 15.600 soldati
Dall'inizio del conflitto i russi avrebbero perso 15.600 soldati. Lo riportano le forze armate ucraine citate da Ukrinform.
10.30 – Zelensky chiede al Giappone l’embargo sui beni russi
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un intervento via video al Parlamento giapponese, ha chiesto al governo di Tokyo di aumentare la pressione sanzionatoria su Mosca, anche con un embargo sui beni russi. Zelensky ha ringraziato il Giappone per aver spiccato tra le nazioni asiatiche nella condanna dell'invasione ucraina e nell'introduzione di sanzioni.
10.25 – Scholz: “La Nato non entrerà in guerra”
«La Nato non entrerà in guerra. Su questo concordiamo tutti, sia in Europa che con gli Stati Uniti». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando al Bundestag. Scholz ha aggiunto che la Germania non supporterà un boicottaggio del petrolio e del gas russo ma tenterà di smarcarsi dalle importazioni cercando altri fornitori e aumentando l'uso delle energie rinnovabili. Il cancelliere ha anche evidenziato che l’offensiva della Russia «è in stallo nonostante la distruzione che porta ogni giorno».
10.15 – Media: colpito ponte Chernihiv cruciale per aiuti
Bombardato nella notte un ponte a Chernihiv, a 130 chilometri da Kiev, ritenuto cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili. Lo riferisce The Kyiv Independent. Il consigliere del ministero dell'Interno ucraino Anton Gerashchenko ha riportato la notizia sul suo account Telegram questa mattina, citando la conferma del capo dell'amministrazione statale regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus
10.00 – Papa: armi non sono soluzione,lavorare per pace
Il Papa, nell'udienza generale, parlando della guerra in Ucraina, ha chiesto di pregare perché «i governanti capiscano che comprare armi e fare armi non è la soluzione al problema. La soluzione è lavorare insieme per la pace».
9.55 – Nyt: tutti sono in bilico al Cremlino, tra fratture nella leadership
L'Ucraina contrattacca mentre la Russia martella le città: così il New York Times riassume nel titolo di apertura la situazione della guerra sul campo. Il giornale presenta anche un retroscena sul rimpallo di responsabilità tra i vertici militari russi per lo stallo dell'offensiva: «Tutti sono in bilico al Cremlino, tra fratture nella leadership».
9.52 – Lavrov: Usa non interessati a negoziato pace rapido
Gli Stati Uniti «non sono interessati alla rapidità dei colloqui fra Russia e Ucraina» ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. «Vogliono mantenerci in uno stato di ostilità il più a lungo possibile», ha aggiunto.
9.50 – Lavrov, negoziato difficile perché Kiev cambia sempre
«I negoziati sono difficili perché la delegazione di Kiev cambia continuamente posizione». Lo ha affermato mercoledì il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. Lo riporta la Tass. Lavrov ha spiegato che la Russia «non è contraria» alla mediazione dei paesi occidentali nei negoziati con l'Ucraina, ma Mosca ha «chiare linee rosse».
[[(Video) Russia, Peskov: "Uso armi nucleari solo se nostra esistenza è minacciata"]]
9.44 – Scholz al Bundestag: la Nato non entrerà in guerra
«La preoccupazione dei cittadini rimane grande, si chiedono se la guerra arriverà anche tra noi. Ma una cosa rimane chiara: la Nato non entrerà in guerra. Questo è un imperativo della ragione». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz nel suo discorso al dibattito generale del Bundestag.
9.30 – Decisi 9 corridoi umanitari ma non da Mariupol
Nove corridoi umanitari sono stati concordati per oggi in Ucraina, ma non per uscire da Mariupol. Lo afferma la vice primo ministro dell'Ucraina, Iryna Vereshchuk, citata da diversi media internazionali, sostenendo che non c'è accordo con la Russia per stabilire un corridoio sicuro dal cuore di Mariupol.
9.21 – Mosca, distrutto deposito armi Kiev nella città di Rivne
Le forze armate russe avrebbero distrutto un deposito di armi ucraine bella città di Rivne nella parte occidentale dell'Ucraina. A dirlo le autorità di Mosca. L'attacco sarebbe stato portato con razzi ad alta precisione lanciati dal mar Nero.
9.20 – Draghi, Cina si astenga dall'aiutare Russia
«La Cina si astenga dall'aiutare la Russia nel conflitto in Ucraina». Lo ribadisce il premier Mario Draghi nelle comunicazioni in Aula prima del Consiglio europeo.
05.12 – Zelensky: 100.000 persone intrappolate a Mariupol
Quasi 100.000 persone sono intrappolate tra le rovine della città ucraina di Mariupol sotto l'inesorabile bombardamento russo. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Decine di migliaia di residenti sono già fuggiti dalla città portuale meridionale assediata, portando testimonianze strazianti di un «paesaggio infernale gelido crivellato di cadaveri ed edifici distrutti», secondo quanto riporta Human Rights Watch. In un discorso video, Zelensky ha detto che più di 7.000 persone sono fuggite solo nelle ultime 24 ore. Le agenzie di soccorso delle Nazioni Unite stimano che ci siano state circa 20.000 vittime civili in città e forse 3.000 uccisi, ma sottolineano che «la cifra effettiva rimane sconosciuta».
05.05 – Zelensky: i piloti russi saranno ritenuti responsabili dell'uccisione di civili
«Vorrei ripeterlo ancora una volta a tutti i piloti russi, non stanno pensando agli ordini che stanno eseguendo. Perché uccidere civili è un crimine. E tu ne sarai responsabile, che sia oggi o domani, questo è inevitabile». ha detto durante un discorso pubblicato sulla pagina Facebook del governo ucraino. «Stiamo parlando soprattutto di un bombardiere su Mariupol, e questo accadrà a tutti coloro che stanno uccidendo i nostri civili, nella nostra terra pacifica», ha detto. Senza offrire prove, Zelensky ha affermato inoltre che le forze armate ucraine hanno abbattuto un aereo russo a Kherson, vicino a Chornobaivka.
05.02 – Allarme antiaereo in tutta la regione di Sumy
04.49 – Suonano le sirene antiaeree anche in tutta la regione di Kharkiv
04.22 – Suonano le sirene antiaeree nella regione di Zhytomyr
03.02 – L'ufficio del presidente Zelensky lancia il sito web degli aiuti umanitari
L'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un sito web umanitario volto a fornire assistenza agli ucraini. Il sito web, help.gov.ua, ha un numero di telefono che le persone possono comporre e istruzioni dettagliate per fornire aiuti umanitari all'Ucraina. A seguito dei bombardamenti, molti residenti lottano per cibo e forniture mediche.
02.16 – Cnn: video mostra missili lanciati dalla Crimea
Un video, pubblicato su Telegram e geolocalizzato dalla Cnn, mostra il lancio di missili cruise da una nave situata al largo della costa della Crimea, appena a ovest della città di Sebastopoli, verso l'Ucraina. «È chiaro che c'è una nave là fuori in lontananza», si sente dire da una voce maschile in russo. «Sta sparando qualcosa, ma non si riesce a vedere dove», dice ancora.
02.06 – Fonti Pentagono: forze russe a Mariupol ma città combatte per non cadere
La Russia ha iniziato a colpire la città di Mariupol dal Mar d'Azov, secondo un alto funzionario della difesa degli Stati Uniti citata da Cnn, utilizzando un gruppo di circa sette navi. «Continuiamo a osservare un certo numero di forze russe all'interno della città», ha detto il funzionario, «pensiamo che almeno alcuni di loro siano forze separatiste provenienti dal Donbas e, ancora una volta, gli ucraini stanno combattendo molto duramente per impedire a Mariupol di cadere».
01.47 – Zelensky: russi hanno catturato soccorritori convoglio umanitario Mariupol
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che le forze russe non solo hanno bloccato un convoglio umanitario che cercava di raggiungere l'assediata città di Mariupol con rifornimenti, ma hanno catturato alcuni dei soccorritori e degli autisti di autobus. «Stiamo cercando di organizzare corridoi umanitari stabili per i residenti di Mariupol, ma quasi tutti i nostri tentativi, sfortunatamente, sono sventati dagli occupanti russi, dai bombardamenti o dal terrore deliberato», ha detto Zelensky in un discorso video notturno alla nazione. La vice premier Iryna Vereshchuk ha detto che i russi hanno sequestrato 11 autisti di autobus e quattro soccorritori insieme ai loro veicoli.
01.44 – New York Times: domani sanzioni Usa a centinaia di membri della Duma
Il presidente americano Joe Biden imporrà nuove sanzioni a centinaia di membri della Duma, la Camera bassa del parlamento russo. Lo riferiscono al New York Times fonti informate sull'annuncio delle nuove misure contro Mosca previsto per giovedì, quando il presidente americano si troverà a Bruxelles per partecipare al vertice della Nato, all'incontro con i leader del G7 e al Consiglio europeo sull'Ucraina.
01.17 – Peskov: solide prove di bio-laboratori Usa, la Russia non ha armi biologiche
Mosca ha «solide prove»per dimostrare che gli Stati Uniti stanno sviluppando progetti biologici militari in laboratori situati in Paesi confinanti con la Russia. Lo afferma, come riporta la Tass, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov in un'intervista alla Cnn. «Purtroppo abbiamo ragioni molto forti per crederlo e ci sono forti prove che gli Stati Uniti stiano sviluppando programmi di bio-laboratori sul territorio di vari Paesi confinanti con la Federazione Russa, tra cui il territorio dell'Ucraina», ha detto Peskov. «Questa è la realtà che stiamo affrontando», ha aggiunto sottolineando che non sono rimaste armi chimiche o biologiche in Russia dal 2017, in conformità con gli accordi internazionali.
00.52 – Zelensky: negoziati difficili ma vanno avanti
«I rappresentanti ucraini stanno lavorando ai negoziati, che continuano praticamente ogni giorno. È molto difficile. A volte scandaloso. Ma passo dopo passo stiamo andando avanti». Così il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyi in un video su Telegram.
00.32 – Blinken lancia campagna contro la propaganda russa: fermiamo le bugie
«L'esercito russo uccide ogni giorno ucraini: soldati, civili, bambini. La gente ha paura di passare la notte a casa a causa degli attacchi missilistici e dei bombardamenti. Come puoi aiutare? Condividendo la verità. #StopTheLies». È il messaggio del segretario di Stato americano, Antony Blinken, che accompagna una campagna contro la propaganda e la disinformazione di Mosca. Sotto al post pubblicato da Blinken su Twitter c'è un video di due minuti e mezzo, intitolato La verità sulla guerra di Putin, in cui quattro giovani ucraini - Darya, Kyrylo, Bozhena e Victor - raccontano in inglese il dramma della guerra e invitano tutti a condividere messaggi per «fermare le bugie» e aiutare l'Ucraina.
The Russian army is killing Ukrainians every day -- soldiers, civilians, children. People are afraid to spend the night at home because of missile strikes and bombings. How can you help? By sharing the truth. #StopTheLies pic.twitter.com/CfU1LrslZa
— Secretary Antony Blinken (@SecBlinken) March 22, 2022
00.22 – Banksy all'asta per l’ospedale pediatrico di Kiev
Banksy, il quotatissimo street artist di Bristol, è sceso in campo in favore dell'Ucraina mettendo all'asta una delle sue opere con l'intento di finanziare l'Ohmatdyt children's hospital, l'ospedale pediatrico più grande di Kiev. Partita da una base di offerta di 20.000 sterline, nello spazio di una giornata la casa d'aste online, myartbroker.co, ha comunicato che ora accetta solo cifre superiori a 40.000 sterline. Un raddoppio dovuto alle moltissime persone interessate a comprare l'opera pacifista di Banksy che si intitola "CND Soldiers" ed è stata realizzata nel 2005. Sono ritratti due soldati che dipingono su un muro il simbolo della pace e del disarmo nucleare. La casa d'aste online ha creato per questa vendita la pagina ABanksy for Ucraine
00.07 – Pentagono: i russi hanno usato missili ipersonici almeno una volta
Le forze russe hanno usato missili ipersonici «almeno in un'occasione», ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby nel corso di una conferenza stampa. Questo tipo di missile è stato usato «contro un edificio a una distanza relativamente ravvicinata», sono le parole di Kirby riportate dalla Cnn. «È difficile sapere quale fosse esattamente la giustificazione per questo, ma potrebbe benissimo essere legato a problemi di prestazioni che stanno riscontrando rispetto alle munizioni guidate di precisione». Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha dichiarato domenica scorsa di non considerare «l'uso di questo tipo di arma come una sorta di punto di svolta», ha aggiunto Kirby.
00.02 – Fotoreporter scomparso da giorni
Un fotoreporter ucraino, Maksym Levin, è scomparso in una zona di combattimento vicino alla capitale. Si teme che possa essere stato ferito, ucciso o fatto prigioniero dalle forze russe. L'agenzia di stampa Unian ha riferito che non si hanno sue notizie dal 13 marzo, quando ha contattato un amico di Vyshhorod, vicino a Kiev, secondo cui Levin è andato nella zona con la sua macchina per fotografare i combattimenti.
00.01 – L’Eliseo: per il momento nessun accordo per il cessate il fuoco
Non c'è nessun accordo in vista per un cessate il fuoco in Ucraina. Lo riferisce l'Eliseo, dopo i colloqui odierni tra il presidente Emmanuel Macron e i presidenti ucraino e russo Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. «Per il momento non c'è alcun accordo, ma il presidente (Macron, ndr) rimane convinto della necessità di proseguire i suoi sforzi. Non c'è altra strada di un cessate il fuoco e di negoziati in buona fede tra Russia e Ucraina», riferisce l'Eliseo.
Le notizie e gli aggiornamenti di ieri
Come donare – Fondazione La Stampa Specchio dei tempi per l’Ucraina
[[ge:gelocal:la-stampa:esteri:1.41319753:Video:]]