MIRA. Giulia Schiff, la 23enne mirese ex allieva pilota dell’Aeronautica Militare che aveva denunciato presunti atti di nonnismo, è a Kiev per combattere come volontaria nelle forze speciali della Legione Internazionale in Ucraina. La mirese, espulsa dall’Arma Azzurra, ha raccolto l’appello del premier ucraino Volodimyr Zelenski a formare battaglioni internazionali per aiutare l’esercito di Kiev impegnato da quasi un mese a respingere l’attacco russo.
Nel suo gruppo la Schiff è l’unica donna combattente. La Schiff è seguita nella sua missione dalla trasmissione “Le Iene” di Mediaset che sta realizzando un reportage al suo fianco finché sarà in Ucraina. La prima parte del filmato andrà in onda questa sera in prima serata su Italia 1. Il suo avvocato Massimiliano Strampelli ammette che non sapeva di questa “missione” di Giulia. «Non so nulla di preciso», spiegava ieri sera, «So solo quello che si è appreso dalle agenzie, nulla di più». E neanche i familiari, fa trapelare l’avvocato, sapevano nulla.
Che Giulia fosse animata dal desiderio di aiutare l’esercito ucraino traspare con evidenza dal suo profilo Instagram. Nel topic “#StandForUcraina” da quattro settimane Giulia ha pubblicato diversi contenuti relativi agli attacchi russi al popolo ucraino. «Sono appena stata dal console onorario ucraino di Milano. La causa mi tocca molto e sto cercando di adoperarmi a riguardo. Sono super partes ma sono a favore della resistenza. Sono rimasta colpita dal viavai di italiani che si preoccupano di portare generi alimentari e medicine. C’è molto bisogno», l’appello lanciato da Giulia sui social tre settimane fa.
E poi svariati post con le indicazioni sui beni maggiormente necessari per sostenere la popolazione ucraina. Poi gli aggiornamenti del topic si sono fermati Nei giorni scorsi la decisione di partire per respingere l’attacco russo. Secondo le “Iene”, la mirese non ha rinunciato al sogno di poter aiutare il prossimo, decidendo di partire per unirsi ai soldati giunti da ogni dove.
Giulia Schiff era stata allieva dell’Accademia di Pozzuoli e aveva denunciato più volte, anche ai media, di essere stata vittima di mobbing e nonnismo durante il suo “battesimo del volo”.
Nonostante sia stata espulsa dall’Aeronautica Militare, dopo una lunga battaglia legale arrivata a conclusione pochi mesi fa quando il Consiglio di Stato ha respinto il suo ricorso, la 23enne di Mira non si è mai arresa. È in corso infatti al tribunale di Latina il processo penale a carico di 8 sergenti dell’Aeronautica militare accusati di violenze nei suoi confronti. Il processo di Latina è stato rinviato al 2 maggio.
È poi pendente davanti al gip del tribunale militare di Napoli un fascicolo contro ignoti con le accuse di “minaccia o ingiuria a inferiore” e per “minaccia a inferiore per costringerlo a fare un atto contrario ai propri doveri” su denuncia della stessa Schiff. Il pm aveva chiesto di archiviare, la mirese si è opposta e il giudice ha ordinato nuove indagini. Si torna in aula il 3 maggio. —
