Un’altra discreta prestazione del Pordenone: Tedino schiera lo stesso undici della gara precedente
LIGNANO. Un’altra discreta prestazione del Pordenone, che stavolta porta a casa un pareggio dalla gara del Teghil contro il Brescia di Pippo Inzaghi, cui non riesce l’aggancio al quarto posto del Lecce. I neroverdi restano sempre ultimi, pur guadagnando un punto su Crotone e Cosenza, sconfitte entrambe per 1-0 a Monza e Reggio Calabria, mentre il Vicenza irrompe in zona play-off grazie alla vittoria (2-0) sull’Ascoli, prossimo avversario dei ramarri. Pesa, però, il rigore fallito da Alessandro Lovisa nel finale del primo tempo, che avrebbe potuto sancire il sospirato ritorno al successo.
Per la prima volta Tedino schiera lo stesso undici della gara precedente, peraltro giocata mercoledì in infrasettimanale. Del resto a Cremona, pur perdendo, la sua squadra aveva offerto una prestazione davvero convincente. Quindi trio offensivo con Candellone e Di Serio supportati da un Cambiaghi in gran forma e galvanizzato dalla fresca convocazione in nazionale under 21. Butic parte invece dalla panchina, così come l’illustre ex Perilli, eroe neroverde nella famosa notte di San Siro con l’Inter. Inzaghi schiera punta centrale il temuto Moreo, con alle spalle Tramoni e Ayé.
E’ proprio quest’ultimo, sempre letale in area avversaria, a rompere gli equilibri al 14’, sfruttando l’immancabile dormita della difesa naoniana, che si fa sorprendere su una rimessa laterale in zona d’accatto del Brescia: spizzata d Moreo in anticipo su Bassoli, inserimento di Bisoli e tocco per l’accorrente attaccante franco-beninese, che brucia Andreoni e con un piatto ravvicinato batte Perisan per il suo quarto centro stagionale.
Il Pordenone, che già nei primi minuti si era fatto vedere con una bella ripartenza innescata da Cambiaghi, rifinita da Di Serio e non conclusa da Candellone, prova a reagire subito con lo stesso Candellone, dopo una rapida discesa e un cross del solito Cambiaghi. Il Brescia ha un altro passo: Tramoni viaggia al doppio della velocità degli avversari e del suo dirimpettaio Bassoli, Cistana e ancora Ayé vanno vicini al raddoppio. La gara sembrerebbe segnata, se non fosse per il vero fenomeno in forza ai neroverdi, ma di proprietà dell’Atalanta: al 41’ Cambiaghi controlla un lancio lungo dalla difesa, beffa Pajac con una magia e con un gran destro trafigge Joronen. Terzo, splendido gol consecutivo per il numero 28, il sesto in stagione.
La rete galvanizza i ramarri, che un minuto dopo hanno la più ghiotta delle occasioni: pestone di Tramoni su Lovisa in piena area, non visto dall’arbitro ma sanzionato dal Var: dal dischetto, però, il centrocampista dal cognome pesante si fa intuire il tiro, angolato ma troppo timido, troppo debole: Joronen si tuffa sulla sua sinistra e blocca in due tempi. Entrambi sbagliati gli ultimi due penalty concessi al Pordenone (il precedente da Vokic all’86’ del match interno con la Spal) su cinque complessivi.
Ritmi più blandi nella ripresa, con il Brescia meno intraprendente e un Pordenone che sembra avere perso l’ardore degli ultimi minuti del primo tempo, forse un po’ frastornato per il rigore fallito. Neppure i cambi Torrasi per Pasa e Sylla per Di Serio scuotono i ramarri. Al 26’ la migliore occasione per i lombardi arriva anche stavolta da fallo laterale: Tramoni angola troppo la conclusione, che termina a lato di poco. Tedino inserisce anche Deli per Zammarini e Secli per Candellone, ma il risultato non cambia. E rimane inchiodato anche quando, in pieno recupero, Tramoni colpisce in pieno il palo con un gran tiro a giro.
Ora la sosta per le nazionali, si riprenderà sabato 2 aprile (alle 14) sul campo dell’Ascoli.
PORDENONE-BRESCIA 1-1
PORDENONE (4-3-1-2): Perisan; El Kaouakibi, Bassoli, Dalle Mura (28′ st Sabbione), Andreoni; Lovisa, Pasa (10′ st Torrasi), Zammarini (37′ st Deli); Cambiaghi; Candellone (37′ st Secli), Di Serio (10′ st Sylla). A disp.: Bindi, Pellegrini, Onisa, Anastasio, Valietti, Butic, Gavazzi. All. Tedino.
BRESCIA (3-5-2): Joronen; Cistana (37′ st Karacic), Adorni, Mangraviti; Sabelli (26′ Jagiello), Bisoli, Bertagnoli (18′ st Proia), Pajac; Ayè (18′ st Bianchi), Tramoni; Moreo (37′ st Bajic). A disp.: Perilli, Andrenacci, Van De Looi, Huard, Olzer, Behrami, Papetti. All. Inzaghi.
Arbitro: Baroni di Firenze, assistenti Pagnotta di Nocera Inferiore e Schirru di Nichelino. Quarto ufficiale Marotta di Sapri. Var: Prontera di Bologna. Avar: Margani di Latina.
Marcatori: al 14′ Ayè, al 41′ Cambiaghi.
Note: al 46′ Joronen para un rigore a Lovisa. Ammoniti Sylla, Torrasi e Deli. Angoli 1-9. Recupero: pt 2′. Spettatori 1.008, incasso 11.757 euro.
