Riprendono dopo la pausa forzata del Covid i viaggi di formazione: in “missione” tra Francia e Spagna un primo gruppo di docenti del Da Vinci - Sandrinelli - Carli
TRIESTE. Il personale dell’istituto Da Vinci - Sandrinelli - Carli di Trieste diventa sempre più “internazionale” e inizia a recuperare i progetti di Erasmus all’estero, riservati in questo caso non agli studenti ma ai docenti e ai dipendenti, interrotti dal 2020 a causa della pandemia. Un primo gruppo di insegnanti della scuola superiore è partito infatti in questi giorni dall’aeroporto di Venezia alla volta di Francia e Spagna. Un secondo e un terzo gruppo voleranno invece in altri paesi nei prossimi mesi, entro luglio, per una serie di brevi periodi di formazione e di perfezionamento, in particolare sul fronte delle lingue.
«Due erano le opzioni: partire o rinunciare al progetto. Abbiamo scelto la prima – spiega la preside dell’istituto Ariella Bertossi – e finalmente, dopo due anni di attesa, il nostro obiettivo si sta realizzando. Al momento alcuni dei nostri docenti si trovano fra Parigi e Colmenar Viejo (Madrid), per effettuare il cosiddetto “job shadowing” e confrontarsi con i colleghi sull’insegnamento della lingua straniera. Io stessa – aggiunge Bertossi – rientro nella delegazione a Colmenar: incontrerò il dirigente della scuola locale e seguirò i percorsi con le nuove tecnologie. Sarà un’esperienza bellissima, che ci aiuterà a costruire nuovi ponti».
Il prossimo team destinato a quest’esperienza sarà formato da professori di altre materie, «che impareranno le lingue. E penso soprattutto all’inglese», prosegue Bertossi: «Poi sarà il turno del personale della segreteria, e ci saranno anche corsi dedicati a persone con disabilità. Tutto ciò servirà alla nostra scuola, i cui vari indirizzi comprendono anche quello turistico, per fornire nuovi strumenti ai nostri ragazzi. Le diverse materie infatti potranno essere insegnate anche in un’altra lingua da parte dei professori, che inoltre saranno pronti ad accogliere eventuali studenti stranieri che arriveranno proprio nella nostra scuola».
Alcuni insegnanti triestini, di madrelingua straniera, in Francia e Spagna terranno anche lezioni e approfondimenti ai colleghi locali: gli stessi che poi, in futuro, renderanno la visita negli istituti italiani, completando quindi lo scambio di trasferte.
I viaggi d’istruzione riservati al personale, ricorda la preside della scuola triestina coinvolta in tale iniziativa, sono possibili grazie a un finanziamento ad hoc, «ricevuto dopo aver presentato un progetto: il primo lo abbiamo ottenuto tre anni fa, ma anche lo scorso anno abbiamo nuovamente fatto la relativa domanda». I vari gruppi saranno all’estero per pochi giorni, ma - pur nella brevità della “missione” - secondo la preside si tratta di un «momento molto importante per tutti, un accrescimento personale e professionale, un’occasione per fare squadra e per sentirci vicini, dopo i periodi di lontananza e di rinunce dovuti al Covid».—