Ora tutti si sono accorti che Domenico Berardi non è solo un buon giocatore, ma un grandissimo giocatore. A convincere anche gli ultimi scettici a salire sul carro una continuità di rendimento impressionante, grazie ad una maturazione avvenuta a livello caratteriale. La paternità gli ha dato ulteriore consapevolezza nei propri mezzi, è un uomo felice che crede di più in se stesso. “Ora gioco più libero” - ha ammesso. E lo si vede anche in campo. Alla soglia dei 28 anni Berardi è pronto per il grande salto. Per meglio dire, si sente pronto per il grande salto dopo aver detto per due volte “no” alla Juventus. Già in azzurro ha dimostrato di essere in grado di fare la differenza anche ad altissimi livelli: campione d’Europa da protagonista, con le “palle” di andare a calciare un rigore in finale.
RECORD
I 100 gol con la maglia del Sassuolo in Serie A sono un traguardo incredibile, soprattutto se si pensa che stiamo parlando di un esterno. Le statistiche dicono che il 25 del Sassuolo è il terzo calciatore più giovane, tra chi ha segnato 100 gol in Serie A, senza però realizzarne alcuno di questi con Inter, Juventus e Milan dietro a Edinson Cavani e Gigi Riva. Ma con una differenza non da poco: Cavani e Riva erano due centravanti, non un esterno a tutta fascia che spesso e volentieri si sacrifica da terzino. Qui sta la grandezza di Berardi, giocatore completo sotto tutti i punti di vista che a giugno potrebbe salutare il Sassuolo.
FUTURO
Col contratto in scadenza nel 2024 per Mimmo è giunto il momento di prendere al volo l’ultimo treno per provare l’avventura in una big: in prima fila c’è il Milan, con Pioli da mesi in pressing su Maldini. Lo scoglio è rappresentato dal prezzo: il Sassuolo è disposto a sedersi a tavolino solo a fronte di un’offerta di 30 milioni. Il doppio di quanto messo sul tavolo a gennaio dalla Fiorentina.
QATAR
Ma da qui a giugno - quando si sposerà con la sua Francesca - Berardi ha un paio di obiettivi da centrare: provare a trascinare per la seconda volta il Sassuolo in Europa e quello, più immediato, di portare l’Italia al Mondiale in Qatar insieme ai compagni d’attacco in neroverde Scamacca e Raspadori. Missione non facile, ma che se centrata potrebbe rappresentare la definitiva consacrazione anche a livello internazionale del talento calabrese. Riaccendendo su di lui i riflettori di club europei. Tendenzialmente Berardi non ha mai fatto mistero di preferire una soluzione italiana, fuori dai confini è “attratto” solo dal calcio spagnolo, in particolare da chi gli può offrire la ribalta Champions. Un palcoscenico che stramerita anche solo per i suoi straordinari numeri. 302 presenze in maglia neroverde tra A e B con 111 reti (senza tener conto di quelle realizzate in Coppa Italia ed Europa League), 23 presenze e 6 gol in Nazionale condite da un titolo di campione d’Europa, primo giocatore in grado di segnare 100 gol nella storia del Sassuolo (di cui è il miglior cannoniere di sempre) in Serie A ed è il giocatore che ha preso parte a più gol in questo campionato: 25 (14 reti, 11 assist), davanti a Immobile (23) e Vlahovic (22). In Europa, nella combinazione gol-assist, meglio di lui solo Benzema, Lewandowski, Salah e Mbappé. E ci fermiamo ai numeri più significativi, senza considerare quello che rappresenta per i compagni. Un leader, il giocatore a cui dare palla appena si verticalizza. Dionisi l’ha capito subito e Berardi lo sta ripagando con gli interessi. “Sorprendente, esuberante e forte”, questi i tre aggettivi usati dal tecnico per definire il 25 dopo la sfida con lo Spezia. Berardi è il Sassuolo e chissà che, per entrambi, il bello debba ancora venire...
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