LUZZARA. È stato approvato a maggioranza lunedì scorso il Bilancio preventivo 2022, che consentirà di mantenere invariate le aliquote tributarie – Imu, Tari con il mantenimento delle riduzioni per determinate fasce di popolazione, e Canone unico patrimoniale – ex Cosap – ma anche le tariffe relative a tutti i servizi di cui beneficiano i cittadini.
Il bilancio è stato redatto sostanzialmente sulla base del pre-consuntivo 2021, da cui sono stati esclusi i contributi statali/regionali erogati così come le spese straordinarie sostenute per l’emergenza Covid-19, che non si sono riproposti per il 2022.
Inoltre, a seguito dell’uscita dal cratere sismico, è venuto meno anche il contributo statale a ristoro del minor gettito Imu su immobili inagibili per il sisma del 2012. Per la stessa ragione, sono state reintrodotte le rate pregresse per mutui, precedentemente sospese (sul 2022 si avrà un incremento di circa 145mila euro, che andrà riducendosi negli anni successivi).
La recente legge di bilancio 2022 ha obbligato tutti i Comuni e le Regioni ad adeguare entro il prossimo 31 marzo le proprie aliquote, passando dai 5 scaglioni previgenti ai 4 scaglioni previsti per l’Irpef erariale, a partire dal 1 gennaio 2022. La variazione decisa prevede un’unica aliquota di addizionale Irpef dello 0,8 per mille, al posto dei 5 scaglioni precedenti, con l’introduzione della soglia di esenzione fino a 8.000 euro (fino al 2021 non era prevista alcuna soglia). Dalle simulazioni fatte, i redditi fino a 22.000 euro pagheranno meno che nel 2021, o come nel 2021 fino a 25.000 euro, mentre i redditi più alti pagheranno poche decine di euro in più (da 19 euro a 32 euro all’anno). Si tratta di una variazione inferiore al punto percentuale, da considerare che la riduzione dell’Irpef statale sarà di alcuni punti percentuali. In questo modo, tramite la fiscalità generale, saranno mantenuti tutti i servizi senza pesare con aumenti ai cittadini che ne necessitano (servizi educativi, all’infanzia, agli anziani) e affrontare l’aumento di spese (prima fra tutte la bolletta energetica che impatterà sulle gestioni dirette e indirette dell’Ente). Si prevedono maggiori oneri di urbanizzazione (stimati 70mila euro in più, per un totale di 290mila), destinati, come prevede la normativa, a spese correnti per manutenzione di immobili comunali e verde pubblico e a spese di investimento.
Nel piano degli investimenti trovano posto 529mila euro per la manutenzione ordinaria di strade, immobili, verde pubblico, rete fognaria, efficientamento energetico. Sono stati candidati al Pnrr 4 interventi sugli edifici scolastici di Luzzara e frazioni.
Poiché, infine, il Comune di Luzzara paga entro i termini di legge i propri fornitori, non è tenuto ad accantonare risorse nel Fondo di garanzia dei crediti commerciali previsto dalla legge dal 2021. Questo consentirà, anche per il 2022 (così come per il 2021, primo anno di applicazione della norma), di rendere spendibili risorse per altri scopi.
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