foto da Quotidiani locali
UDINE. Sarà riaperto nel pomeriggio di venerdì 11 marzo il tratto di piazzale Osoppo interessato dalla rottura di una condotta dell’acqua. Dopo l’allagamento della sede stradale di martedì mattina e tre giorni di lavoro da parte dei tecnici del Cafc, il problema è stato risolto e già nel pomeriggio di giovedì 10 marzo la voragine creata nel bel mezzo del piazzale è stata ricoperta con il cemento.
Nella mattinata di venerdì 11 marzo si procederà alla riasfaltatura del tratto interessato e dalle prime ore del pomeriggio tutto tornerà alla normalità, con le auto che potranno nuovamente circolare.
Si chiude così una tre giorni di passione per gli automobilisti, che nelle ore di punta hanno dovuto sorbirsi lunghe code per attraversare la città, e anche per residenti e operatori di piazzale Osoppo e delle vie limitrofe, costretti a un’erogazione dell’acqua con il contagocce. L’intervento di ripristino è stato piuttosto impegnativo e, oltre al Consorzio Acquedotto Friuli Centrale, ha visto coinvolto anche il Consorzio di bonifica pianura friulana, intervenuto per abbassare il livello della roggia e consentire ai tecnici di operare sulla condotta danneggiata. In merito alle cause che hanno provocato il guasto, sono ancora in corso le verifiche.
I tecnici del Cafc sottolineano come la responsabilità non debba ricadere esclusivamente sulla vetustà delle condutture, visto che anche i cali di temperatura possono influire negativamente sulla tenuta dell’infrastruttura sotterranea.
Sempre nella giornata di giovedì 10 marzo un altro cantiere ha visto all’opera i tecnici del Cafc: quello in via Monte Sei Busi. La ditta incaricata, la Delta Impianti, ha effettuato lo spostamento del pozzetto dell’acqua dall’interno del campo nomadi (area di proprietà demaniale) all’esterno, su un terreno comunale.
Resta solo da coprire la parte terminale della nuova condotta. Un intervento pensato per ridurre lo spreco di acqua nel campo, con il posizionamento di un limitatore in grado di ridurre sensibilmente i consumi. Si passerà dagli attuali 100 mila litri di acqua al giorno a circa 10 mila (pari a un utilizzo pro capite di 200 litri al giorno).
Non è mancato qualche momento di tensione a causa di chi, tra gli abitanti del campo, si è dimostrato contrario alla posa del limitatore. Per consentire ai tecnici di completare i lavori è stato necessario far intervenire polizia locale e carabinieri. A loro spetterà il controllo notturno del nuovo impianto per evitare eventuali atti vandalici prima della sua messa in funzione, prevista per oggi.
