TRIESTE Ripercorre la strada, difficile e tortuosa, che le donne hanno compiuto negli ultimi due secoli per ottenere il diritto al voto nel mondo, con un focus riservato ovviamente all’Italia. La mostra filatelica “Il voto alle donne, la storia di un diritto illustrata dai francobolli” aprirà i battenti martedì 8 marzo - il giorno della Festa della donna - alle 17, al Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa di Poste Italiane, ospitato nel palazzo delle Poste Centrali, in piazza Vittorio Veneto.
L’esposizione è organizzata da Chiara Simon, curatrice del museo, con Simonetta Freschi, Ester Pacor e Camilla Pasqua: un’occasione per approfondire una tematica sempre attuale ma in modo originale, attraverso appunto le immagini che nel tempo sono state dedicate all’argomento, francobolli ma anche alcuni poster, allestiti tra le sale del museo e il salone dove trovano posto gli sportelli delle Poste aperti al pubblico. «Considerando che ancora oggi – si legge in una nota – troppo spesso le donne non possono contare su una presenza paritaria nei luoghi delle decisioni, poche le elette, poche le candidate e pochi i voti alle donne da parte delle donne, è importante riprendere dagli inizi, attraverso questa mostra filatelica, il percorso che ha condotto al “suffragio femminile”, il movimento politico delle suffragette che ha avuto come obiettivo proprio l’estensione del voto alle donne».
L’iniziativa affronta anche altre tappe storiche, come la pubblicazione in Francia, nel 1791, da parte dell’Olympe de Gouge,s de “La Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina”. Si ricordano poi anche le prime nazioni che hanno dato il via libera a tale diritto, come la Repubblica Corsa nel 1755, le Isole Pitcairn nel 1838, il Granducato di Toscana nel 1849 e la Nuova Zelanda nel 1893. Il primo Paese europeo - corrispondente grosso modo alla geografia attuale - è stato il Granducato di Finlandia, dove le prime donne sono state elette in Parlamento nel 1907. L’esposizione si sofferma quindi sull’introduzione del diritto di voto alle donne a livello di legislazione internazionale, nel 1948, con l’adozione, da parte delle Nazioni Unite, della Dichiarazione universale dei diritti umani. La mostra sarà aperta a tutti e visitabile a ingresso gratuito nel palazzo delle Poste fino a venerdì primo aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 19, e il sabato fino alle 12.30, mentre nel museo lo sarà dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13, su appuntamento, contattando il numero 040 6764264. Nelle rispetto delle attuali norme anti -Covid, l’accesso è riservato alle persone munite di Green pass base.—
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