Carrara. Gravissimo lutto nel mondo delle imprese, dello sport, dell’associazionismo: è morto Pietro Milani, ex campione di basket dei tempi eroici della Virtus e degli Amatori, poi Audax, imprenditore del lapideo per decine di anni direttore della filiale italiana della Walker & Zanger, azienda specializzata nell’export verso gli Stati Uniti. È stato sempre impegnato nell’associazionismo, con i Veterani dello Sport, di cui è stato vicepresidente, e con i Maestri del Lavoro, di cui è stato consigliere. Aveva 84 anni. Da qualche tempo aveva dei problemi di salute, dovuti ad una caduta, e poi purtroppo da un mese si era ammalato di covid, per cui è stato necessario il ricovero al Noa. Nonostante la tempra eccezionale, a poco a poco si è spento, fino al decesso di ieri mattina. Lascia due figli, Annalia e Daniele, e due nipotine, Chiara e Ilaria. I funerali si terranno domani, lunedì alle 15,30, alla chiesa parrocchiale di Bassagrande a Marina. A proposito della chiesa di via Bassagrande, i familiari hanno espresso il desiderio che, anziché fiori, chi volesse partecipare al lutto faccia delle offerte alla Caritas - Mensa dei poveri proprio di via Bassagrande.
Aggiunge il figlio Daniele, a nome della famiglia: «Vorremmo ringraziare i medici, gli infermieri e tutto il personale del reparto covid malattie infettive del Noa per la grande professionalità e umanità con cui hanno curato mio padre».
Come detto, Pietro Milani è stato protagonista dell’epopea del grande basket di Carrara, gli Anni eroici, a cavallo degli Anni Sessanta, prima con la Virtus poi con gli Amatori, di cui pubblichiamo una foto scattata al campo della ex Gil, gremito di pubblico (la squadra giocava nel campionato equivalente alla A2), e infine con l’Audax. Tutti lo ricordano come un giocatore di grande grinta, difensore fortissimo, capace di annullare l’avversario. Grande grinta in campo, signorilità e affabilità al di fuori del rettangolo di gioco. Nel lavoro, la sua carriera si è sviluppata soprattutto nella Walker & Zanger, per la quale ha raccolto i migliori materiali lapidei della zona destinati a importanti opere negli Stati Uniti. Quarant’anni di attività, fino alla pensione, un lavoro svolto sempre con competenza e grande umanità, tanto da meritargli la Stella al merito del lavoro, che gli è stata consegnata con una cerimonia a Firenze. Maestro del lavoro quindi, e con un legame con il mondo dello sport tenuto sempre attraverso i Veterani dello Sport, con i rispettivi presidenti Gino Piccini ed Erberto Galeotti ha avuto uno speciale rapporto di amicizia proseguito nel tempo. Un vero signore, generoso, affabile. M.B.
