foto da Quotidiani locali
TRIESTE. Alla mezza maratona di Funchal, sull’isola di Madeira, è stata l’unica triestina in gara, ma la passione per la corsa è nata piuttosto tardi, a 30 anni. Un amore sbocciato quasi per caso e fiorito in seguito all’esigenza di riappropriarsi dei propri spazi dopo una serie di delusioni amorose e non solo. «Per molto tempo ho ritenuto che correre fosse noioso, invece ho dovuto ricredermi. E così, chilometro dopo chilometro, ho iniziato a trovare il mio ritmo, diventando una fan delle 21 km», racconta Linda Simeone.
Classe 1985, triestina, libera professionista dedita alla cura di diverse fotografiche in città e Carso e ora anche autrice del suo primo libro, “Cento metri”, Linda ha collezionato in questi anni mezze maratone in giro per l’Europa e non solo. Tra le sue tappe Klagenfurt, Londra ma anche Curacao (Venezuela), e Petra. «Sono state esperienze straordinarie. Dopo aver esordito a Trieste ho iniziato a fare dei brevi viaggi ad hoc per poter fare la turista e l’atleta. Purtroppo, a causa della pandemia, non ho corso in Lettonia, Lituania, Malta e Repubblica Dominicana».
Nel curriculum di Linda c’è anche la sfortunata edizione della 21 km del 2019 a Malta. «Sull’isola si è abbattuto un tifone che ha allagato la parte sud: dopo 54 anni di fila, Malta ha dovuto rinunciare alla gara. E io con lei».
Simeone, tesserata per l’Atletica Hermada, ama allenarsi da sola, perlopiù sulla pista ciclopedonale. «Non ho mai smesso di fare attività, anche se manca il ritmo gara. Madeira è stato un bel test. Ora sono pronta per Spalato, poi a marzo sarò a Budapest. L’importante – conclude Linda – è raggiungere il traguardo: arrivare alla fine, per me, equivale sempre ad una vittoria»
