VENEZIA. C’è chi da la colpa ai social e alla seconda vita che molto spesso corre sul web e finisce per creare attriti famigliari che sfociano a lungo andare in separazioni. Una second life che il lockdown in molti casi ha acuito e portato all’estremo. Sta di fatto che in provincia di Venezia, i “divorziati” sono aumentati, soprattutto nella fascia degli over 50, età in cui si nota un fermento sentimentale, forse perché gli ultracinquantenni sono anche quelli che hanno riscoperto la tecnologia.
Secondo i dati rielaborati da Adico (associazione dei consumatori) a inizio 2021 nella città metropolitana, i divorziati sono 29.853 contro i 29.156 dell’anno precedente, il 2020. Un aumento del 2,4%: il colpo di coda del Covid sarà più visibile il prossimo anno. Guardando nel lungo periodo e ricomprendendo la variazione tra il 2012 – ultimi dieci anni – e il 2021, i dati sono eloquenti: siamo passati da 17.412 divorziati a 29.853, vale a dire più 71,5%. In termini numerici equivale a 12mila in meno, ossia un comune grande come quello di Eraclea di divorziati in più. Se si torna indietro di dieci anni, dal 2002 il numero è quasi triplicato.
Facendo un focus relativo alle fasce di età e prendendo come riferimento la popolazione sopra e sotto i 50 anni, salta all’occhio un dato. Tra il 2020 e il 2021 i divorziati under cinquanta sono diminuiti del 5%, mentre tra gli over è esattamente l'opposto: sono aumentati quasi del 5,5%, passando da 20.073, a 22.177.
Rimanendo all'interno della provincia di Venezia, il comune in cui i divorziati sono cresciuti meno è Jesolo, che passa da 850 a 1074 in dieci anni. Al contrario il comune che ha registrato negli ultimi dieci anni aumento maggiore è Santa Maria di Sala, da 207 a 526.
«Il fallimento dei matrimoni si rileva soprattutto e impietosamente nel medio periodo» fa notare l’associazione «rispetto a dieci anni fa, infatti, il numero dei divorziati è cresciuto del 71,5% (con popolazione pressoché invariata)». «Una tendenza che può essere figlia dell’esplosione della tecnologia e dei social» commenta il presidente di Adico, Carlo Garofolini, «visto che applicazioni come facebook, ma non solo, hanno permesso a molte persone di fare nuovi incontri, inizialmente virtuali, o di riaccendere simpatie degli anni passati, come la vecchia compagna di scuola, oppure la fiamma mai dimenticata».
I numeri veneziani sono in linea con quelli regionali: i divorziati veneti sono 170.862 all’1 gennaio 2021, contro i 165.032 dell’anno precedente. Mentre però nella fascia degli under 50 diminuiscono (da 54.413 del 2020 a 52.881 del 2021), in quella sopra ai 50 crescono notevolmente (da 110.619 a 117.981).
«Avevamo già notato nelle precedenti indagini il fermento sentimentale degli ultra 50enni veneti» commenta Garofolini «e riteniamo che siano loro i più colpiti dalla routine quotidiana dettata dal lockdown. Stare tanto a casa con il partner e i figli, chiusi fra le mura domestiche, ha di certo fatto emergere contrasti, dissapori e problemi sopiti dal tran tran dei periodi per così dire normali. Come detto, poi, ci si sono messi i social e anche la scoperta di tradimenti tenuti nascosti prima della pandemia che sono scoppiati nei mesi successivi». Chiude: «Considerazioni che nascono dall’esperienza diretta del nostro sportello riservato proprio ai divorzi e alle separazioni brevi che pure nel 2020 è stato chiamato a un grande lavoro».
