Il 44enne ha militato in molte formazioni della nostra provincia. Parla il suo ex mister: «Di carattere in campo ma splendido fuori»
COMACCHIO. Antonio Bertarelli è in lacrime quando lo raggiungiamo al telefono. Lui è stato l’allenatore più legato a Ferraresi, difensore centrale con una lunga carriera nel calcio dilettanti. «Ho appena saputo della tragedia, sono distrutto - ci dice il tecnico di Lagosanto -, Antonio era un ragazzo stupendo. Aveva il carattere giusto per il calcio, cattivo in campo ma splendido fuori. Io l’ho conosciuto a inizio carriera, nelle giovanili di Comacchio. Quando i ragazzi sono rimasti senza squadra me li sono portati a Vaccolino e poi a San Giuseppe. Perdemmo all’ultima giornata il salto storico in Promozione, ma poi me lo sono portato anche alla Portuense. Era un gruppo stupendo e lui era bravissimo ed era anche l’unico che aveva il coraggio di tenere testa ai presidenti delle società quando avevano da obiettare qualcosa».
Ferraresi ha continuato a giocare fino a pochi anni fa, comprese le stagioni nella Polisportiva Reno di Sant’Alberto. Passione trasmessa a due dei tre figli, che militano nelle giovanili della Comacchiese. Nella società rossoblù il 44enne era di casa, ogni giorno portava i figli agli allenamenti ed è anche per questo che il presidente Francesco Cavalieri non ha la forza di parlare, conoscendo Ferraresi dagli anni in cui erano nelle giovanili nelle fila del Comacchio.
Ferraresi lavorava da circa una ventina d’anni per la Delta Ambiente di Ravenna. Aveva iniziato assieme proprio a un compagni di squadra dei tempi del San Giuseppe con incarichi part time e i primi lavori di potatura nella provincia Ravennate, fra Conselice e Savarna. Poi l’assunzione e giust’appunto ieri era impegnato nella manutenzione dei numerosi pini marittimi presenti a Cervia. Ma pur lavorando a Ravenna, il suo cuore e la sua vita erano sempre rimasti a Comacchio, a partire dalla sua famiglia, la moglie Marzia e i tre amati figli. «Capitava spesso di vederlo al campo mentre portava i bambini agli allenamenti e i ricordi andavano agli anni vicini negli spogliatoi del San Giuseppe. Che tragedia», ci dice il suo ex compagno di squadra Marcello Guidi. Tanti ieri sera i messaggi di cordoglio apparsi sui social, compreso quello del sindaco Pierluigi Negri sulla pagina Facebook del Comune di Comacchio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
