Belluno. Iniziative in tutte le stagioni per favorire il turismo in città. Il Consorzio Belluno centro storico ha rinnovato il direttivo, eleggendo presidente Massimo Capraro. Prima esperienza per lui alla guida dell’associazione dei commercianti del centro, anche se da trent’anni fa parte del direttivo, e idee già chiare: «A Belluno per crescere servono amore e passione. È importante che siano entrati nel direttivo due ragazzi giovani, entrambi hanno meno di trent’anni e hanno già portato alcune idee che ora faremo maturare».
Prima esperienza da presidente del Consorzio, cosa l’ha convinta a prendere questo incarico?
«Il criterio di nomina del presidente del consorzio è sempre stato sulla base della rotazione e stavolta ho deciso di dare la mia disponibilità, dopo che per tanti anni mi sono occupato di aspetti operativi. Ci conosciamo, c’è assoluta sinergia e armonia. Il consorzio c’è, con la stessa voglia di sempre di partecipare ai successi di Belluno».
Come sono i rapporti con l’amministrazione e cosa vi aspettate da quella che entrerà in carica con le elezioni di primavera?
«Noi non ci aspettiamo niente dal passato, dal presente e dal futuro. Guardiamo avanti. Per noi al primo posto c’è sempre il bene di Belluno, vogliamo una città dinamica e attiva. Prendiamo atto che i rapporti con l’amministrazione uscente non sono brillanti, ma guardiamo avanti. Per noi l’amministrazione è spalla, complice, partner del nostro progetto che riguarda il centro della città. È sotto gli occhi di tutti quello che siamo capaci di fare: generiamo eventi, facciamo qualche azione di marketing, sfioriamo il turismo. Non abbiamo la pretesa di essere interlocutori privilegiati, ma quando ci sarà l’occasione per condividere una nostra progettualità saremo disponibili, ovviamente».
Avete già pensato alle prime iniziative da mettere in campo?
«In estate. Nei nostri pensieri c’è “Belluno di sera”, che dovrà avere la valenza simbolica di evento di ripresa e dovrà anche essere pensato e strutturato con rispetto dei tempi. Non dovrà essere un incontro di fantasmi né una balera a cielo aperto. Vogliamo un evento garbato, intelligente».
L’iniziativa potrebbe essere rinnovata?
«Intanto aspettiamo le linee guida per sapere cosa potremo fare».
E avete sempre la Terra di Luke Jerram, che deve solo essere installata nel momento migliore.
«Sarà il primo tassello di un progetto per il Natale che vorremmo fosse all’altezza di quello del 2019. Ma adesso è impossibile immaginare quali condizioni ci saranno a Natale 2022. Abbiamo anche altre idee, che vanno smussate, alimentate. Nei prossimi giorni avvicineremo degli imprenditori per avere nuove adesioni al consorzio ma anche per trovare dei partner a cui presentare il nostro manifesto per la crescita del centro di Belluno».
Cosa serve a Belluno per crescere?
«Amore e passione. Fanno la differenza, quando si organizzano degli eventi».
Avrà una squadra di sei persone con lei. Squadra affiata?
«Molto, ed è positivo che ci sono due nuovi ingressi, entrambi under 30. Giambattista De Napoli e Eleonora Cesare. È positivo sia perché significa che ci sono dei giovani che fanno impresa, ma anche perché questi ragazzi hanno deciso di mettersi in gioco a livello associativo».
Anche da loro potrebbero arrivare idee nuove.
«Esatto. Credo che Belluno non abbia bisogno di un evento singolo, che magari porta mille persone ma finisce lì. Servono iniziative stagionali. Belluno deve avere qualcosa tutto l’anno. Credo anche che realtà del nostro genere dovrebbero dialogare, perché quando un turista arriva in provincia bisogna dargli qualcosa da fare oltre che da vedere».
