Il M5S: «Niente confronto diretto. Ci attende la solita litania dove si assisterà all’autoincensamento»
SCANDIANO. «Niente seduta aperta dell’Unione Tresinaro Secchia sulla riapertura del pronto soccorso di Scandiano». La constatazione arriva dai consiglieri del Movimento 5 Stelle presenti nell’Unione Tresinaro Secchia come rappresentanti dei sei Comuni che compongono l’ente di secondo livello.
Nelle scorse settimane gli esponenti pentastellati e altre formazioni di opposizioni (la maggioranza civica di Casalgrande e lo scandianese Angelo Santoro) avevano avanzato una richiesta per la convocazione una seduta aperta del consiglio dell’Unione alla quale invitare i vertici dell’Ausl provinciale, così da avere aggiornamenti sul futuro dell’ospedale Magati di Scandiano e, in particolare, sul Pronto soccorso chiuso dal marzo 2020, dalla riorganizzazione forzata della rete sanitaria nella fase più dura della prima ondata pandemica.
Il punto di primo intervento sanitario dovrebbe essere vicino alla riapertura, dopo una serie di lavori strutturali. In una seduta aperta della commissione consiliare scandianese “Salute”, alla fine del 2021, i dirigenti dell’Ausl hanno parlato del periodo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo per la riattivazione del servizio per dodici ore giornaliere, ancora quindi non a tempo continuato. Ad oggi manca però una data ufficiale.
I 5 Stelle e gli altri gruppi di opposizione dell’Unione Tresinaro Secchia avrebbero voluto informazioni dettagliate nella seduta consiliare aperta.
Affermano i pentastellati: «Dobbiamo però registrare con forte rammarico che la richiesta, presentata da parte di diversi gruppi consiliari, tra cui quello del Movimento 5 stelle, volta a convocare una seduta aperta del consiglio dell’Unione, dove i cittadini avrebbero potuto confrontarsi direttamente con i dirigenti Ausl e gli altri attori coinvolti nel ridimensionamento del punto di Primo soccorso di Scandiano, che per inciso avevano dichiarato la loro disponibilità a partecipare, non è stata presa in considerazione dal presidente del Consiglio dell’Unione Tresinaro Secchia, che ha preferito una semplice audizione in sede di Consiglio, togliendo così di fatto la possibilità di intervento ai cittadini».
La differenza è ampia, per i 5 Stelle: «Una cosa è il confronto diretto con i cittadini, un’altra la solita litania dove si assisterà all’autoincensamento di chi se la canta e se la suona: “noi siamo bravissimi e se qualcosa non funziona non dipende certo da noi”. Un vero peccato, il nostro concetto di democrazia. Trasparenza e partecipazione non sono certamente questo».
Buone notizie sempre per il Pronto soccorso e le sue forniture arriverebbero invece a livello nazionale. «Grazie al lavoro svolto dagli attivisti del Movimento 5 Stelle dell’Unione Tresinaro Secchia, di concerto con la nostra portavoce in Regione Silvia Piccinini e con il senatore Gabriele Lanzi, è stato depositato un emendamento, di cui lo stesso senatore è primo firmatario, al Decreto Sostegni Ter che impegna il Governo a stanziare 100 milioni di euro da destinare alle Regioni per il potenziamento dei punti di Primo soccorso e delle automediche», è l’annuncio dei consiglieri pentastellati. Che concludono parlando di «un primo ma importante passo che abbiamo fortemente voluto, perché crediamo che anche questo sia il compito di chi viene messo dai cittadini nelle istituzioni: portare all’attenzione del governo quelle che sono le esigenze del territorio. Ora la palla passa al Governo e alle forze parlamentari, con la speranza che vogliano impegnarsi a trovare le risorse necessarie per accogliere le istanze dei cittadini e sbloccare quindi l’impasse che interessa il nostro distretto con i suoi oltre 80.000 abitanti».