UDINE. Marciapiedi dissestati e buio pesto. Ma tre signore di viale Cadore non si sono perse d’animo e quando escono di sera per andare a messa, impugnano delle torce per vedere dove camminano. Sono direttamente loro, Bruna, Maria Santa e Gabriella, a raccontare come stanno le cose: «Il marciapiedi è disastrato e i rami degli alberi impediscono alla luce dei lampioni di passare. E così ci siamo ingegnate con la lampada del cellulare o con delle piccole torce. Rischiamo davvero di farci male: è una vergogna».
La situazione, in viale Cadore, è al limite della percorribilità. Non a caso il Comune, qualche mese fa, ha delimitato le aree più impervie, soprattutto nel tratto della pista ciclabile, dove l’asfalto, a causa delle radici degli alberi, si è alzato anche di 10 centimetri. Ci sono dei punti, però, proprio nel percorso tra l’abitazione delle tre donne e la chiesa del quartiere, dove il passaggio pedonale costituisce un vero e proprio pericolo: «Una di noi è già caduta davanti all’edicola. Abbiamo una certa età, e la vista non è più quella di un tempo – ammettono le tre signore –. Non sappiamo come, ma bisogna intervenire. Inviteremo il sindaco a prendere il caffè e gli faremo fare una passeggiata lungo viale Cadore, così si renderà conto di persona della situazione. Sono anni che i marciapiedi sono in questo stato».
Il marito di una delle tre è costretto su una sedia a rotelle, e la mobilità, sui marciapiedi, è ancora più difficile. «Riesco a malapena a uscire dal portone di casa – rimarca Gabriella –, ma di utilizzare il marciapiedi non se ne parla». A preoccupare le tre signore è anche la stabilità di alcuni rami dei pini marittimi presenti nel viale (specie che si è rivelata inadatta per quella porzione di città): «Più volte sono caduti sulla strada e nel nostro giardino, ma per fortuna nessuno si è fatto male», hanno ribadito.
Interpellato sulla questione, il vicesindaco Loris Michelini ha assicurato che, entro la fine del mandato, i marciapiedi dissestati di viale Cadore saranno rifatti: «Abbiamo già verificato la stabilità degli alberi, che resteranno al loro posto». Saranno soltanto due i pini da abbattere, come reso noto dal sindaco, Pietro Fontanini, nel corso di uno degli ultimi consigli comunali.
