PECHINO. Gli sport del ghiaccio azzurri mai così in alto ai Giochi olimpici. Delle diciassette medaglie della spedizione italiana a Pechino 2022, ben otto sono state conquistate dalla Federghiaccio, il doppio del precedente limite che risaliva a Torino 2006 e PyeongChang 2018. Merito di due sport, lo short track ed il pattinaggio velocità, e con il curling al leggendario oro nel doppio misto. Se nella pista corta immensa è stata Arianna Fontana, nella pista lunga bis di medaglie per Francesca Lollobrigida che dopo l'argento nei 3000 metri, sabato 19 febbraio ha conquistato il bronzo nella mass start. Francesca è l'atleta dell'Italia Team che vive più a “sud” rispetto agli altri: a Ladispoli sulle rive del mar Tirreno. Dal mare italico al ghiaccio di Pechino per una “Lollo” incredibile, magistrale e anche capace di scrivere la più bella pagina di storia del pattinaggio velocità al femminile italiano che mai era riuscito a salire sul podio olimpico. Francesca in un colpo solo è riuscita due volte: in Cina, oltre la grande muraglia dove fino ai primi anni duemila la pista lunga era quasi sconosciuta. Il bronzo nella mass start per la 31enne pronipote della famosa attrice Gina, che però lei non ha mai conosciuto, è il coronamento di una carriera e soprattutto un sogno che s'avvera inseguito da almeno quattro anni: da PyeongChang era ritornata a mani vuote e con tanta amarezza.
L'Asia, però, nei confronti della “Lollo” tutto sommato, è stata gentile. L'azzurra voleva il podio nella specialità più affine al suo amato pattinaggio a rotelle e così è stato. Prima della Lollobrigida solo un uomo ha fatto meglio di lei, 16 anni fa (ebbene sono passati così tanti anni), Enrico Fabris - presente a Pechino nelle vesti di tecnico - che a Torino 2006 aveva conquistato l'oro nei 1500, il bronzo nei 5000 e l'oro nell'inseguimento a squadre. Francesca Lollobrigida, portacolori dell'Aeronautica Militare, primatista italiana dei 3000 (3.54,43) e 5000 metri (6.51,76), dopo aver vinto la seconda semifinale, in finale è stata accorta sin dai primi giri senza finire per restare “imbottigliata” nei vari traffici della gara o addirittura cadere.
Nella lunga volata finale l'azzurra è rimasta sulla scia delle più veloce andando a cogliere uno stupendo bronzo nella gara vinta dalla 29enne olandese Irene Schouten che si è messa il terzo oro al collo dopo quelli dei 3000 e 5000. Argento alla canadese Ivanie Blondin alla seconda medaglia a Pechino 2022 dopo il titolo nell'inseguimento a squadre. In questa stagione Lollobrigida, allenata sia dal padre Maurizio che dal direttore federale Maurizio Marchetto con il quale in passato ha avuto anche più d'uno screzio, a Calgary aveva vinto la mass start della tappa di Coppa del mondo di Calgary, la terza della sua carriera. Sempre nella mass start, Francesca il 7 gennaio 2018 a Kolomna in Russia si era laureata campionessa europea. «Avevo molta pressione rispetto ai 3000 o ai 5000 metri, è una medaglia che l'ho cercata, l'ho voluta, l'ho desiderata, quanto quella delle gare singole, però questa è la mia gara preferita e non ero mai riuscita ad ottenere un risultato oltre all'Europeo - ha detto Francesca Lollobrigida nella mass start, nella mixed zone del “National Speed Skating Oval” -. Questa per me è un’Olimpiade molto importante anche perchè sono la prima medagliata nella mia disciplina. Futuro? Ci sarà il viaggio di nozze con mio marito (Matteo Angeletti, ndr) alle Maldive e poi mi incontrerò con federazione, con il presidente e con Marchetto perché non essendo giovanissima devo anche dosare le forze». Poi la battuta sul fatto che le donne italiane a Pechino 2022 hanno vinto più degli uomini. «Noi siamo sempre meglio, dai non fatemi dire queste cose - ha affermato sorridendo -. Noi donne abbiamo più carattere e più energia, se ci mettiamo in testa di fare qualcosa, ci riusciamo la maggior parte delle volte».