foto da Quotidiani locali
carpi. «Nebbia e subconscio» è il titolo della singolare mostra del modenese Carlo Alberto Vandelli in apertura oggi a Carpi presso la Space Gallery di Via Sbrillanci 8. Il vernissage si terrà oggi alle 18,30 alla presenza dell'artista e dell'assessore alla Cultura Davide Dalle Ave. Vandelli, modenese, classe 1982, cresce sotto le influenze della nostra terra padana che affiorano nella sua produzione artistica. Diplomato presso l’Istituto Venturi di Modena in grafica e comunicazione visiva, la sua prima produzione artistica si caratterizza per la molteplicità di tecniche che sapientemente mischia per far emergere espressioni di volti, realizzando ritratti e autoritratti. Dalla nebbia tipica della bassa modenese emergono così le sue opere , ovvero molteplici rappresentazioni dei più nascosti e profondi aspetti della natura umana e delle possibili definizioni della mente. «L'Emilia Romagna -racconta Vandelli è famosa per lo spirito del suo popolo, della sua forza lavoro, quindi anche delle sue industrie, tra cui quelle che producono macchine da corsa ma anche quelle meno conosciute che costruiscono armi. Entrambe queste realtà, sono piene di contraddizioni, detengono fascino ma nello stesso tempo spavento, bellezza così come orrore, genio e sregolatezza. Ecco nei miei volti ho provato a raccogliere queste contraddizioni che comunque ci caratterizzano e che sento stagliarsi potenti anche in me». La produzione di Vandelli segue la linea del colpo d'occhio, dove tecnica e concetto si incontrano nell'immaginario popolare e la visione lascia spazio sia alla superficialità come all'introspezione, dove la prima detiene una posa "Pop" e la seconda uno "spirito analitico" che a seconda della chiave di lettura descrive sia i temi dell'uomo, sia il contesto sociale. «Nella Bassa - conclude l'artista- a volte la nebbia è così fitta da far sparire la mano se si distende il braccio e questa nebbia, data da un'assenza di ventilazione, spesso è ricca di tutte le sostanze tossiche prodotte dalle fabbriche. Le mie opere nascono proprio da essa e per alcuni aspetti ne sono il ritratto». E come per la nebbia che quando la si incontra, è impossibile esserle indifferente, così le sue opere rappresentano uno stato che può essere paragonato ad un aspetto del subconscio che emerge a seconda delle stagioni, dei sentimenti, delle emozioni.