Doriano Saveri rinviato a giudizio per l’omicidio di Rossella Placati, operaia della Haemotronic, uccisa a Bondeno
Doriano Saveri, 45 anni, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio: sarebbe stato lui ad uccidere l’ex compagna Rossella Placati, operaia della Haemotronic trovata massacrata nella sua casa di Bondeno il 22 febbraio del 2021. La donna aveva 51 anni.
Ieri mattina il giudice Danilo Russo ha accolto la richiesta dei pm Lisa Busato e Stefano Longhi e il processo inizierà il 14 aprile. Saveri, che si trova in carcere a Bologna, è stato accompagnato in Tribunale a Ferrara, assistito dagli avvocati Pasquale Longobucco e Alessandra Palma. Anche questa volta è rimasto in silenzio e, come hanno sottolineato i suoi legali, continua a dirsi estraneo alla vicenda.
Hanno preferito restare a casa le sorelle e i familiari della vittima, rappresentate dagli avvocati Riccardo Caniato e Filippo Maggi. L’udienza, iniziata alle 10.30, è andata avanti per diverse ore. La difesa ha presentato una serie di eccezioni che il Gup ha però rigettato. In queste settimane le parti hanno avuto la possibilità di studiare le carte, di prendere cioè visione di tutto il materiale di prova, dei riscontri d’accusa che vanno dalle intercettazioni telefoniche alle varie perizie dei carabinieri del Ris. Un lavoro lungo e complesso, un anno di accertamenti dei carabinieri di Bondeno e del reparto investigativo e della sezione del Ris di Parma.
Saveri, ormai ex compagno della Placati al momento dei fatti, è rimasto l’unico indagato. È stato lui la mattina del 22 febbraio a presentarsi direttamente in caserma chiedendo aiuto e dicendo di aver trovato la donna in un lago di sangue. La sera prima avevano sì litigato, e anche in maniera molto accesa ma lui si è sempre detto estraneo alla vicenda.
«Noi crediamo ancora nell’innocenza del nostro assistito – spiegano gli avvocati Longobucco e Palma – Il rinvio a giudizio non ci coglie certo di sorpresa, non sarebbe potuta andare altrimenti vista la peculiarità dell’udienza. Certamente sono state messe in evidenza una serie di questioni che potrebbero avere uno sviluppo importante durante il processo».
Di più non è dato sapere: Saveri al momento è imputato e unico accusato dell’omicidio, ma il processo deve ancora iniziare. Dopo 12 mesi di reclusione, l’uomo continua a dirsi «del tutto estraneo alla vicenda – vanno avanti i suoi avvocati – e in realtà mancano a nostro parere gli elementi in grado di dimostrare la sua colpevolezza. Insomma, al momento nessuna prova racconta che possa essere stato lui ad uccidere Rossella Placati e soprattutto non sono state valutate piste alternative. Crediamo quindi che sia molto importante affrontare il processo».
Al momento ci sono indizi “gravi, precisi e concordanti” ma «mancano elementi in grado dire in maniera schiacciante che Saveri sia il colpevole».
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