Nel 2013 Giacomo ha fatto un camp estivo a Fanano con il ragazzo scomparso a fine 2020: «Ti aspettiamo»
Giacomo Raspadori sa correre solo veloce, brucia le tappe e mette nel mirino un obiettivo dopo l’altro. Ieri, nel giorno del suo 22esimo compleanno, forse anche lui, però, si sarà fermato per guardarsi indietro, giusto un attimo, per osservare la strada percorsa. È cresciuto sui campi da calcio e, dalle prime esperienze nel Progresso Calcio, è a Sassuolo che ha trovato una nuova casa; anno dopo anno, seguendo tutta la trafila nelle giovanili, ha finito per sentirsi cucita addosso la maglia neroverde. I tanti gol nella Primavera, poi il salto in prima squadra, l’esordio in Serie A a 19 anni e, da lì, un’ascesa costante e senza mai prendere fiato. La prima rete nel massimo campionato è arrivata l’11 luglio 2020 e oggi, che le presenze sono diventate 63, gli assist 7 e i gol 15, è a tutti gli effetti una delle promesse più preziose del panorama calcistico. La Nazionale e la vittoria dell’Europeo non hanno fatto altro che svelarlo sul grande palcoscenico, tanto che quasi tutti i top club di Serie A vorrebbero aggiudicarselo. Un attaccante mobile e moderno, che unisce tecnica, corsa e tanta disponibilità al sacrificio; un ragazzo serio, su cui il Sassuolo fa sempre più affidamento anche in termini di immagine e rappresentanza. Domenica scorsa non è un caso che sia stato Raspadori a raggiungere nel corso dell’intervallo i genitori di Alessandro Venturelli in tribuna, per confermare loro la vicinanza di tutto il club: “In una situazione così difficile, poche parole possono essere di conforto, ma la speranza deve sempre essere l’ultima a morire. Cerchiamo di stringerci attorno alla famiglia per trasmetterle più forza possibile, sperando che la situazione migliori”. L’attaccante si è sentito molto vicino ai genitori di Alessandro e, augurando che il ragazzo possa tornare dai suoi cari, ha ricordato di averlo conosciuto durante un camp estivo del Sassuolo, nel 2013 a Fanano. Raspadori ha sempre trovato nel calcio la sua strada e, anche se si fatica a tenere tutto sotto controllo quando si corre veloce, lui sta dimostrando maturità dentro e fuori dal campo: è un volto pulito, di cui nel calcio (e non solo) c'è sempre un gran bisogno. L’incubatrice Sassuolo ha funzionato un’altra volta e la soddisfazione di aver aiutato ad emergere un altro talento si mescola al dispiacere di vederlo probabilmente spiccare il volo altrove. La corte di molte big, infatti, si sta facendo estenuante e proprio domani, a San Siro, la punta potrebbe incrociare il suo futuro, visto che l’Inter lo vuole da tempo. Le parole del suo agente, Fausto Pari, sanno di addio: “È ancora presto per dire dove giocherà Raspadori il prossimo anno. Credo che si muoverà la prossima estate, perché è un giocatore importante”. Forse è anche giusto così, che i campioni non abbiamo una sola maglia per essere un po’ di tutti.