Nella conferenza stampa post successo con Schwartzman, il norvegese ha parlato della tensione relativa alla pressione di difendere il titolo: “Mi sentivo bene, le difficoltà di difendere un titolo erano tante, trattandosi di un titolo conquistato non lo scorso anno ma nel 2020, considerando tutto quello che è successo negli ultimi anni. Se non avessi difeso il titolo avrei perso i punti, ed ero un po’ nervoso perché era la prima volta nella mia carriera che dovevo difendere un titolo. Ma sono felice che il trofeo sia nelle mia mani”
Una finale che ha visto il norvegese sprecare un set point nel primo parziale: “Anche se ho perso il primo set, ho avuto possibilità di giocare degli ottimi punti. Ho avuto un set point, ma sono stato un po’ sfortunato perché ho rotto la corda nel set point. Per fortuna le cose sono cambiate nel secondo set. Ho piazzato il break, mi sono calmato un po’, acquisendo fiducia nel gioco e diventa difficile per il tuo avversario recuperare da un break sotto.“
Match che poi è diventato più semplice da controllare per il norvegese: “Tutto sembrava diventare molto più semplice, proseguendo per la mia strada ho piazzato il secondo break nel secondo set e da lì ho solo cercato di costruire ulteriormente il mio gioco. Non credo di aver cambiato troppo il modo di giocare ma forse ho iniziato a fare un po’ meno errori e sono stato in grado di vincere i punti importanti“.
Sesto successo sulla terra, top 10 confermata, risultati che confermano come Casper sia uno dei migliori giocatori sul rosso: “Si può giocare in diversi modi sulla terra battuta ma penso che il mio stile di gioco sia efficace. Se guardiamo i risultati della stagione passata, penso di stato in grado di vincere molte partite, il che è positivo per la mia fiducia. Spero che le cose continuino cosi anche per gli anni a venire, in particolare che arrivino dei successi nei tornei più importanti e in quelli del Grande Slam, dove non sono stato in grado di fare quanto speravo. In particolare, il Roland Garros sarà sempre un grande obiettivo per me.”
