La location sull’isola di sant’Antonio nel terreno acquistato nel 2015. Prossime aperture a Milano e New York
TORCELLO. La pandemia ha imposto uno stop. Ma il resort di Arrigo Cipriani sulla sua adorata Torcello si farà. Prevista in un primo momento nel 2022, l’apertura è slittata di due anni. «La pandemia è servita a riflettere», spiega al telefono l’instancabile Cipriani dall’Uruguay, dove si trova in questi giorni per lavoro, «tutti i permessi necessari sono comunque già arrivati. Con calma finiremo i lavori per poi inaugurare in grande stile».
Il resort sarà ristrutturato in un edificio più grande e altri tre o quattro piccolissimi, per un totale di 50, 60 posti. Nel progetto, come già anticipato in passato, c’è la volontà di coinvolgere la locanda Cipriani vogliamo coinvolgere la locanda Cipriani, altro ramo familiare.
Un luogo del cuore, per la famiglia Cipriani, a partire dal 1935 quando Giuseppe Cipriani aprì l’omonima locanda, poco dopo aver fondato l'Harry's bar. La nuova struttura sarà completamente immersa nel verde e nella natura incontaminata tipica di Torcello.
Nel 2015 infatti qui Arrigo comprò un appezzamento di terra: l'isola di Sant'Antonio di Torcello. Nel corso degli anni, sul terreno di 27 mila metri quadri sono state piantate trentamila piante di carciofo violetto, prelibatezza solitamente associata all’isola di Sant’Erasmo. E che in futuro potrà essere fruita dagli ospiti del resort.
I progetti di Cipriani, del resto, non si fermano all’isola di Torcello. In città, da un anno è nata la collaborazione con Palazzo Franchetti per gli eventi organizzati dall'Istituto Veneto di Scienze Lettere e Arti. Ma il nome di Cipriani continua ad espandersi anche nel resto del mondo. Da poche settimane a New York ha inaugurato la prima Casa Cipriani, realizzato nel Battery Maritime Building, all’estremità più a sud di Manhattan (una cinquantina di camere e suites con terrazze private, affaccio sull’East River, Ponte di Brooklyn e Statua della Libertà.
Una nuova Casa Cipriani aprirà invece a inizio aprile a Milano, per la precisione in via Palestro. «Stiamo pensando a nuovi assetti per i clienti, con spa, stanze accoglienti e ristoranti di qualità», spiega Cipriani.
E chissà che il suo viaggio di questi giorni in Uruguay non nasconda nuove sorprese: «Sì, ci stiamo pensando. Ancora è prematuro, ma ci piacerebbe provarci anche in questa bellissima terra».
