Giornata di forti vendite sulle Borse internazionali. La paura di un’imminente invasione russa sul territorio dell’Ucraina pesa su tutti gli indici a livello globale. Milano è tra le piazze più colpite dalle vendite in Europa con l’FtseMib in pesante rosso del 3,6% a metà mattina mentre a Francoforte il Dax perde il 3,3%. Intanto Oltreoceano i future di Wall Street indicano già un’apertura pesante con il contratto sul Nasdaq in ribasso di oltre un punto percentuale.
L’escalation nella crisi in Europa dell’Est sta spingendo gli operatori a chiudere le proprie posizioni. Gli Stati Uniti nei giorni scorsi hanno più volte messo in guardia la Russia da una mossa azzardata nel Paese confinante. Il consigliere per la sicurezza del presidente americano Joe Biden, Jake Sullivan, ha spiegato che negli ultimi dieci giorni l'accumulo di truppe russe al confine con l’Ucraina è cresciuto. Sullivan ha avvertito che un'invasione dell'Ucraina potrebbe iniziare in qualsiasi momento. Rimane tuttavia ancora viva la speranza che le parti arrivino a una soluzione diplomatica. Il quadro è in evoluzione e di ora in ora si aggiungono nuovi dettagli.
Intanto l’Euostoxx, il paniere delle maggiori aziende europee, arretra di oltre tre punti percentuali. Gli indici settoriali sono tutti in profondo rosso con perdite meno accentuate soltanto sul comparto dei titoli dell’energia. Salgono infatti le materie prime con il petrolio che nelle prime ore di scambi si era portato in area 100 dollari al barile per poi azzerare tutti i guadagni e tornare a quota 95 dollari. In forte salita il gas naturale con un +7% oltre gli 80 euro per mwh.
A soffrire è anche il mercato obbligazionario con i rendimenti in rialzo soprattutto sulle durate più lunghe. Il Btp a dieci anni è in salita a quota 1,90% con lo spread balzato a 172 punti base nelle prime ore di contrattazione. A metà mattina si muove a quota 168 punti base dai 164,1 della chiusura di venerdì. Sul tratto più breve della curva, il tasso del Btp a 2 anni è in flessione a 0,305% da 0,326% visto nel finale precedente. Mentre sulla scadenza a 5 anni il rendimento in apertura è a 1,079%, in calo da 1,100% visto nel finale precedente. Il rendimento del Btp a 30 anni si attesta a 2,490% da 2,509%.
Nell’andamento generale fa eccezione il Bund tedesco entrato nel mirino degli acquisti difensivi. Il rendimento è in discesa di nove punti base in area 0,20%.
Nel panorama di incertezza generale anche la Borsa di Mosca è in forte flessione. Sulla scia della fuga degli investitori dai titoli russi, l’indice di riferimento (Rts) sta accusando un crollo di oltre il 5% dopo aver chiuso con perdite analoghe anche la giornata di venerdì. Intanto il rendimento delle obbligazioni decennali del Paese è in salita a un massimo di sei anni al 9,96%.