Domani, 15 febbraio, sarà il giorno dell’inseguimento a squadre sul National Speed Skating Oval. La specialità del team pursuit vedrà le compagini maschili e femminili confrontarsi a caccia delle medaglie.
Pensare all’inseguimento inevitabilmente porta alla magia di Torino 2006 e a quell’oro straordinario firmato da Enrico Fabris, Ippolito Sanfratello e Matteo Anesi. Di acqua o, per meglio dire, di ghiaccio ne è passato sotto i ponti e l’Italia purtroppo non sarà in lizza per le medaglie.
Gli azzurri saranno in pista per contendersi con la Cina il settimo e ottavo posto in questa rassegna. Nella fase di qualifica che premiava le migliori quattro squadre dell’overall, Davide Ghiotto, Michele Malfatti e Andrea Giovannini non sono riusciti a entrare nel novero delle migliori quattro squadre. Si confidava molto soprattutto in Ghiotto e in Malfatti, in grande evidenza nei 10.000 metri dove addirittura l’atleta di Altavilla vicentina ha colto un bronzo dai connotati storici.
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Probabilmente nei nostri portacolori la riserva nel serbatoio si è un po’ accesa e la prestazione non è stata all’altezza delle aspettative. Tra gli uomini Norvegia, Stati Uniti, ROC e Olanda si giocheranno le proprie chance per le medaglie. I norvegesi vorranno difendere il loro titolo olimpico di quattro anni fa, ma attenzione agli States che hanno stupito non poco in fase di qualifica, ricordando il ritardo di appena 4 centesimi dagli scandinavi. Vedremo poi cosa riusciranno a fare russi e olandesi, con quest’ultimi che con atleti del calibro di Marcel Bosker, Sven Kramer e Patrick Roest fanno davvero paura.
Tra le donne le squadre che aspirano a salire sul podio olimpico saranno ROC, Giappone, Paesi Bassi e Canada, con le giapponesi che vanno a caccia della conferma di PyeongChang 2018, mentre Ireen Wüst e Irene Schouten tra le fila neerlandesi vogliono dare a questi i Giochi sempre più le fattezze del trionfo.
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