L’uomo è stato licenziato dopo il rinvio a processo: lo stalking sarebbe avvenuto prevalentemente via messaggi telefonici su whatsapp e nei giardini delle abitazioni confinanti
LIMANA. Licenziato dalla Costan dopo il rinvio a giudizio. Il dibattimento si è aperto ieri con l’udienza di smistamento e il 29 giugno comincerà il processo per atti persecutori e violenza sessuale al capoturno di 60 anni che avrebbe tormentato un’operaia, mettendole più volte le mani addosso. I due sono vicini di casa da qualche tempo e lo stalking sarebbe avvenuto prevalentemente via messaggi telefonici su whatsapp e nei giardini delle abitazioni confinanti.
A partire dall’autunno del 2018 la donna ha senz’altro ricevuto dei messaggi dal contenuto volgare, che sono stati salvati prima di finire negli atti del pubblico ministero Marta Tollardo. Il contenuto è inequivocabile, con continui richiami sessuali, e avrebbe provocato nella donna uno stato di ansia e paura e timore per la propria incolumità a tal punto da avvertire il bisogno di isolarsi, sia a casa che sul posto di lavoro.
Capitava anche che l’uomo le si avvicinasse per sussurrarle delle frasi altrettanto scurrili. Per il futuro imputato il massimo del romanticismo era: «Cambia quella testa che hai, vedo da quegli occhi che non sei felice» oppure «devi stare ai miei giochi, se ti lasciassi andare, ti divertiresti con me».
Il 16 dicembre 2020 la donna ha presentato una querela, prima di costituirsi parte civile con l’avvocato Enrico Rech. Nell’atto erano descritti anche almeno sei episodi di violenza sessuale aggravata dall’abuso di relazioni d’ufficio. Secondo quello che ha raccontato, capitava che in ufficio si appoggiasse a lei, approfittandone per strusciarsi oppure la afferrasse per palpeggiarla nelle zone più intime o ancora la abbracciasse senza motivo, se non quello di toccarla.
Poi la denuncia, che ha costretto il caporeparto ad attrezzarsi con l’avvocato Pierluigi Cesa. Lo stesso legale che ha impugnato il licenziamento davanti al giudice del lavoro: il procedimento è ancora in corso, i tempi non sembrano brevi. Intanto a fine giugno partirà il processo con l’audizione dei testi dell’accusa.GIGI SOSSO