“Amadeus? Tutto iniziò con una sua bugia”. A ricordare questo aneddoto è Claudio Cecchetto che in un’intervista al Corriere della Sera ha commentato il successo del Festival di Sanremo, ripercorrendo le tappe del suo legame con Amadeus. “È anche lui figlio di un ambiente del tipo ‘caffè letterario francese’, dove gli artisti s’incontravano e, scambiandosi opinioni ed esperienze, crescevano insieme”, ha raccontato il mattatore, scopritore tra gli altri di Jovanotti, Fiorello, Jerry Scotti e molti altri personaggi dello spettacolo.
Tutto è iniziato nel 1997, all’Arena di Verona, quando Amadeus si presentò da Cecchetto come un giovane disc jockey veronese armato di biglietto da visita in formato audiocassetta: “Me lo ricordo bene, stavo presentando il Festivalbar, Salvetti mi disse di questo ragazzo di Verona. “Sembra simpatico”, mi fa. Così ho conosciuto Amadeus e l’ho convocato a Radio Deejay. Lì c’è la storia abbastanza nota della bugia… Pensavo avesse problemi a trasferirsi a Milano. Lui però disse che aveva già un posto dove dormire perché lavorava spesso in città. Dopo un mese mi confidò che si alzava presto ogni mattina per venire in treno da Verona. Una bugia detta per non crearci problemi: mi fece capire che ci teneva“. E ancora oggi sono amici: “In generale i contatti rimangono, sì, con Amadeus ci sentiamo quando capita”, ha spiegato Cecchetto.
Adesso però Claudio Cecchetto ha tutt’altri progetti per il futuro: candidarsi a sindaco di Riccione. “Sono concentrato su Riccione…A giugno ci saranno le elezioni. Io in questo momento sto vedendo di partecipare. Stiamo formando la squadra e la lista civica va presentata entro fine aprile. Conosco le problematiche così come le persone in gamba del territorio – ha spiegato al Corriere -. Ho sempre lavorato su Milano e la mia estate è sempre stata a Riccione. La frequento dagli anni 80, ho contributo alla nascita di Aquafan, ho portato “Un disco per l’estate”. In quel territorio ci sono spesso, è casa mia”.
L'articolo Claudio Cecchetto: “Ho assunto Amadeus perché mi mentì” proviene da Il Fatto Quotidiano.