REGGIO EMILIA. Finisce in parità la partita dell'anno, Il derby tra Reggiana e Modena, le regine del girone B di serie C, termina a reti inviolate, con la Reggiana che non riesce ad approfittare della superiorità numerica.
Ai punti avrebbero meritato i granata, per la maggior mole di gioco espressa ma sono state poche le conclusioni nello specchio della porta per poter accreditarsi della vittoria. Anche in superiorità numerica i granata hanno provato a sfondare ma senza la necessaria precisione, mancata nel corso di tutta la partita.
La Reggiana mantiene l’imbattibilità e il Modena interrompe a Reggio la serie di 14 vittorie di fila. Il duello tra Reggiana e Modena è quindi destinato a proseguire perché siamo al cospetto di due grandi squadre.
Prima dell’inizio della partita tutti i giocatori della Reggiana, su invito del presidente Carmelo Salerno, sono andati sotto la curva Sud e un rappresentante delle Teste Quadre ha fatto un discorso a nome di tutta la tifoseria granata, chiedendo alla Reggiana di dare il massimo per vincere e nel contempo giurando di sostenere la squadra fino alla fine, a cementare il gran feeling fra il team e i tifosi. Da pelle d’oca la coreografia della curva Sud e del Gruppo Vandelli che hanno saputo creare una grande atmosfera di festa.
La Reggiana ha giocato il miglior primo tempo di tutta la stagione, superiore anche a quello col Cesena. Il Modena è rimasto annichilito dall’agonismo, dalla capacità di arrivare con facilità al tiro. Un primo tempo che la Reggiana avrebbe meritato di chiudere in vantaggio per le tante occasioni che ha creato ma soprattutto mostrando una personalità e un gioco d’assieme che appartiene solo alle gradi squadre. Una prima frazione, quindi, quasi a senso unico in cui si sono registrate cinque palle gol. Il tambureggiamento è iniziato dopo due minuti con Sciaudone, replicato un minuto dopo da Zamparo, poi dopo tre minuti da Lanini. In pratica si vista una Reggiana che ogni tre minuti sapeva mettere i brividi a Gagno. Lanini ci ha provato da tutte le parti, anche se non è stato molto preciso. Ci ha provato su punizione (10’pt) poi con una conclusione da lontano (20’pt) e in mezzo una percussione di Luciani (13’pt). In pratica un monologo della Reggiana che ha mostrato una cattiveria agonistica impressionante, una capacità di aggredire gli avversari che ha tolto il fiato al Modena e lasciato poco o niente se non un paio di traversoni, una perfetta chiusura di Rozzio e un paio di calci d’angolo. Anche il finale di primo tempo è tutto di marca granata perché prima Lanini (27’pt) e soprattutto un’incornata di Rozzio (33’pt) su calcio d’angolo hanno fatto gridare al gol. La rete del vantaggio che è arrivata al 37’ quando sul tiro di Radrezza deviata, la palla è arrivata a Zamparo che ha infilato Gagno ma l’arbitro ha visto il tocco di mano del centravanti che è stato anche ammonito. Va detto che Zamparo non ha protestato.
La Reggiana non poteva reggere per tutta la partita al ritmo del primo tempo e nella ripresa il Modena ha avuto più campo e possibilità di avvicinarsi alla porta di Venturi, anche se dopo una conclusione a lato di Sciaudone (12’st) è stata Armellino su punizione a colpire l’incrocio dei pali. Al 28’ poi è arrivata la svolta del match con l’espulsione per somma di ammonizione di Gerli e la Reggiana ha ripreso vigore e il Modena ha cercato di gestire il risultato di parità.
A quel punto Diana ha messo uomini freschi e ha cambiato il modulo (4-3-3) utilizzando il tridente con Arrighini centravanti e con Rosafio e Lanini sugli esterni. Un finale tutto di marca granata con Rosafio subito pericolo ma con Gagno sempre attento. Nel finale ci hanno provato Radrezza e Lanini ma senza la necessaria precisione al tiro. L’unico fattore che è mancato ai granata.
