MANTOVA. Ci risiamo. A Lunetta ricompaiono i rifiuti abbandonati lungo le strade e, soprattutto, nei cortili delle case Aler. «Qui vengono a gettare le spazzature anche da altre vie» denuncia un abitante di uno dei condomini di viale Calabria. Il quale invita a percorre tutta la strada per rendersi conto della «situazione insostenibile» che, ciclicamente, si ripete nel quartiere. In un cortile, dove ci sono i bidoni per la raccolta differenziata, i sacchetti pieni di spazzatura traboccano dal bidone; altri sono stati lasciati accanto, sul marciapiede. «Poi – dice ancora il residente – ci sono gli uccelli, gazze e gabbiani, a completare l’opera: aprono i sacchetti di plastica con il becco e spargono spazzatura ovunque. E va detto anche che ci sono persone qui nel quartiere che si divertono a nutrirli». Insomma, «qui è un’indecenza, non ne possiamo più».
In fondo a viale Calabria c’è il campo sportivo e anche qui, sia all’interno della recinzione che fuori, è tutto un susseguirsi di sacchetti di rifiuti abbandonati. Poco distante, in viale Liguria, qualcuno ha pensato bene di lasciare dei pezzi di mobili smontati, uno accanto all’altro, appoggiati alla recinzione di un palazzo. Sono i cosiddetti ingombranti che Tea ritira gratuitamente a domicilio (basta telefonare e mettersi d’accordo sul giorno).
«A Lunetta facciamo tre giri extra a settimana per raccogliere i rifiuti abbandonati – precisa l’assessore all’ambiente Andrea Murari – gli altri eventuali rifiuti riguardano aree private e non pubbliche». Chi abbandona rifiuti rischia una sanzione che può arrivare fino a mille euro, se si tratta di scarti di cantiere. La polizia locale è molto attenta e la sua attività di controllo l’anno scorso è stata meticolosa. È intervenuta sia dietro segnalazione dei cittadini che in seguito a quelle degli accertatori di Tea che verificano il rispetto delle norme sulla raccolta differenziata. Gli accertamenti cosiddetti ambientali della polizia locale sono stati 347, il 49% in più dell’anno precedente quando furono 232. Le sanzioni comminate sono state 80, in calo del 50% rispetto alle 167 del 2020. Il che significa che i controlli hanno avuto un effetto deterrente rispetto a certi comportamenti che, comunque, resistono.