Iniziativa del Comune e dell’Anpi nell’ambito della prima edizione del “Cantiere della Memoria”. Poi l’esposizione sarà spostata a Rolo, Fabbrico e Campagnola
RIO SALICETO. Nell’ambito delle iniziative organizzate per la “Giornata della Memporia” per la Shoah e il “Giorno del Ricordo” per il dramma delle foibe, l’amministrazione comunale di Rio Saliceto, con la consueta collaborazione della locale sezione Anpi, ha lanciato la prima edizione del “Cantiere della Memoria”. Per l’occasione è stata ospitata la mostra itinerante “Dopo un racconto ne viene un altro” (citazione della celebre frase pronunciata da papà Cervi al cimitero di Campegine durante la celebrazione del funerale dei suoi sette figli), promossa dal Museo Cervi, che ha girato e continuerà a girare nei vari paesi.
L’esposizione, allestita in piazza Carducci, è stata inaugurata dai ragazzi del Centro giovani e proposta alle scuole del paese. La mostra verrà poi spostata a Rolo, Fabbrico e Campagnola. “Dopo un raccolto ne viene un altro” mette al centro la storia della famiglia Cervi. Organizzata in quattro sezioni, la mostra ripercorre le tappe fondamentali della storia della famiglia Cervi: l’arrivo ai Campirossi di Gattatico e la meccanizzazione coraggiosa delle campagne; la scelta dell’antifascismo e della Resistenza; il dopoguerra e lo sviluppo nella loro casa di un Museo di storia dove la vicenda originaria dei sette fratelli Cervi, fucilati assieme a Quarto Camurri dai fascisti per rappresaglia, diventa patrimonio collettivo, primo seme di una presa di coscienza che riguarderà poi tante altre donne e uomini. I 16 pannelli divisi in 4 sezioni e montati su 4 supporti in acciaio Corten, sono corredati di brevi testi e di fotografie, e raccontano come il museo si è radicato profondamente sul suo territorio, anche grazie a un’intensa programmazione di attività rivolte alle scuole. Raccontano anche di un luogo vivo, che si rinnova nel rapporto con i tanti cittadini e cittadine che continuano a visitarlo, per ritrovare una radice comune nei valori antifascisti. Al nuovo museo sono infatti dedicati gli ultimi pannelli, segno di una elaborazione che continua e si aggiorna senza alterare il legame con la storia e con il territorio dove questa storia affonda le sue radici. Per la “Giornata del Ricordo”, venerdì 11 febbraio sarà presente a Rio Saliceto lo storico Gianni Oliva, che parlerà del fronte orientale e delle foibe.
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