Sui muri del Sant’Artemio è comparsa la scritta,, “Lorenzo. 18 anni. Morto di scuola”. Il riferimento dell’autore dell’imbrattamento è alla morte sul lavoro del 18enne studente friulano Lorenzo Parelli
TREVISO. Atto vandalico, nella notte fra lunedì e martedì 25 gennaio, sulla facciata esterna dell’Ufficio scolastico provinciale, al Sant’Artemio: comparsa la scritta, con bomboletta spray rossa, “Lorenzo. 18 anni. Morto di scuola”.
Il riferimento dell’autore dell’imbrattamento è alla morte sul lavoro del 18enne studente friulano Lorenzo Parelli, schiacciato da una putrella lo scorso 21 gennaio, nel suo ultimo giorno di stage per l’alternanza scuola-lavoro, in un stabilimento di carpenteria a Lauzacco, in provincia di Udine.
Ignoti hanno imbrattato la parete della palazzina del Provveditorato, fra le prime che s’incontrano negli spazi che ospitano la Provincia, disegnando pure alcune chiazze con vernice dello stesso colore delle scritte.
Il Sant’Artemio metterà a disposizione dell’autorità giudiziaria i file delle telecamere di videosorveglianza, per provare a identificare i vandali.
Stefano Marcon, presidente della Provincia, commenta così l'atto vandalico: «Un gesto inqualificabile. Già la tragedia è grande di per sé... Compiere atti di vandalismo a seguito di una tragedia non trova giustificazione alcuna. Stiamo analizzando le immagini delle telecamere di videosorveglianza, affideremo i file all’autorità giudiziaria e sporgeremo denuncia contro ignoti. La Provincia è vicina e porge le condoglianze alla famiglia del ragazzo deceduto».
Barbara Sardella, dirigente dell'Ufficio Scolastico: «La scuola è vita e non uccide, casomai si può ragionare sulle morti sul lavoro. Spetterà all'autorità giudiziaria capire cosa sia successo in Friuli, io non posso che condannare scritte che generalizzano e non sono nemmeno rispettose del dolore della famiglia del ragazzo»