La raccolta rifiuti al centro delle polemiche. Tra alcuni intoppi al servizio e le critiche sul nuovo bando di gara affidato dal Consorzio canavesano ambiente a Scr, la società di committenza regionale. Il tutto condito da un increscioso episodio di cronaca: un operatore della Teknoservice aggredito fisicamente durante il suo turno di lavoro in quel di Rivarossa. Il periodo delle feste da poco trascorse ha visto in alcune località altocanavesane un malfunzionamento della raccolta differenziata che ha scatenato le proteste dei residenti delle zone colpite dal disservizio - è la sintesi della situazione - al punto da spingere il primo cittadino di Cuorgnè, Giovanna Cresto, a scrivere una lettera all’azienda per chiedere risposte in merito.
E mentre nell’Eporediese la Scs - azienda che raccoglie i rifiuti in quell’area - è riuscita a contenere i problemi legati alla pandemia Teknoservice, dal canto suo, già nei giorni scorsi ha diffuso una nota, chiarendo la situazione e i motivi dei problemi che si sono verificati a macchi di leopardo sul territorio.
«Problemi che hanno un nome preciso e noto a tutti: Covid 19» stigmatizzano da Teknoservice. La crescita drastica dei contagi, spinti dal diffondersi dell’ultima variante Omicron, non ha infatti risparmiato nelle ultime settimane il personale dell’azienda castellamontese di strada del Ghiaro inferiore, che si è vista costretta a chiedere turni straordinari al personale rimasto in servizio. «Teknoservice, sin dall’inizio della pandemia nel 2020, ha introdotto dei protocolli stringenti e rigorosi per limitare il diffondersi del virus in ambito lavorativo – si legge nella nota – Pur osservando attentamente tali protocolli, comunque si è registrata una recente impennata nel numero di contagiati. Dal 15 dicembre in avanti si sono registrati alcuni casi di positività al Covid-19, mentre 24 addetti sono stati costretti all’isolamento fiduciario. Senza dimenticare altri 22 operatori assenti perché affetti da patologie diverse». Numeri importanti, se rapportati ad un organico poco superiore alle 130 unità e che, in piena pandemia si sono ridotti a 75, quasi il 50% in meno.
«Nonostante tutti gli sforzi e i sacrifici del personale, possono essersi verificati alcuni disservizi. Teknoservice si scusa con i cittadini per gli eventuali disagi patiti e si impegna a risolvere i problemi verificatisi nel più breve tempo possibile», ha spiegato ancora l’azienda. Alle difficoltà di organico si aggiunge poi la complicazione ulteriore dovuta all’effettuazione della raccolta rifiuti per gli utenti positivi al virus o costretti all’isolamento domiciliario. Nel corso della prima ondata del Covid, Teknoservice aveva messo a punto delle procedure speciali, con la formazione di squadre di addetti appositamente formate e dotate di attrezzature ed equipaggiamento ad hoc, mentre agli utenti positivi e costretti a casa era richiesto di sospendere la raccolta differenziata e raccogliere tutti i rifiuti dentro due sacchetti di plastica utilizzando per l’operazione guanti usa e getta. Dopo la prima ondata della pandemia e soprattutto dopo l’avvio della campagna di vaccinazione di massa, è stato chiesto una modifica delle procedure. Allo stato attuale, agli utenti (positivi o in quarantena) che vivono in abitazioni singole o al piano terra viene richiesto di non effettuare la differenziata, ma di gettare i sacchi dell’indifferenziato negli appositi bidoni. Mentre gli utenti che vivono ai piani superiori dei condomini devono semplicemente esporre fuori dalla porta dell’appartamento i sacchi dell’immondizia, che verranno poi ritirati dalle squadre Covid della Teknoservice. Questo, però, presuppone una triangolazione di informazioni tra Asl, Comune e azienda che non sempre è puntuale. Per non parlare poi delle persone che sfuggono al tracciamento per evitare l’isolamento forzato. —
