Partono le manifestazioni a livello nazionale, previste numerose celebrazioni anche tra le vette delle Dolomiti. Gli alpini del Cadore vogliono festeggiare con il recupero dello storico bivacco sul Cristallo. I feltrini celebrano anche i loro cento anni, i bellunesi chiedono al Comune di coinvolgere il 7° per iniziative locali
l’anniversario
Sono cominciate ieri le celebrazioni per il 150° anniversario delle Truppe Alpine, un evento che vede coinvolte da vicino anche le tre sezioni Ana bellunesi, con manifestazioni e iniziative che culmineranno nell’evento nazionale del 15 ottobre a Napoli, esattamente un secolo e mezzo dopo la fondazione del Corpo.
Il 2022, infatti, segna una tappa significativa nella storia degli alpini: il 15 ottobre del 1872, Vittorio Emanuele II firmava a Napoli il Regio Decreto che sanciva la nascita delle prime compagnie montanare del Regio Esercito, destinate a difendere le vallate sui confini d’Italia. Ieri, nella Scuola di applicazione dell’esercito di Torino, il primo evento di un ciclo di conferenze sul tema “Alpini 1872/2022: le truppe da montagna custodi della memoria, esempio di solidarietà”, organizzato da Comando truppe alpine dell’esercito e Ana, in sinergia con il Centro interuniversitario di studi e ricerche storico–militari, istituzione che sta curando anche la realizzazione di un volume in lingua inglese dedicato alla storia degli Alpini.
Tanti gli appuntamenti in ogni angolo della penisola, pensati per festeggiare le penne nere. Nel Bellunese, Cortina ospiterà in aprile una competizione di triathlon, mentre in settembre le Dolomiti faranno da sfondo anche alla tradizionale esercitazione “Vertigo”, che durerà due settimane. In maggio e giugno, le Brigate alpine Taurinense e Julia organizzeranno attività di ricostruzioni storico-militari, sui luoghi di alcune grandi battaglie (tra questi il M.Grappa) per comprendere le ragioni che portarono i comandanti ad assumere le decisioni operative.
BELLUNO SI RICORDI DEI SUOI ALPINI
«Il Comando delle truppe alpine ha già previsto un ricco calendario di convegni ed eventi vari, tra cui la scalata di 150 cime dell’arco alpino che vedrà sventolare il tricolore anche su alcune nostre belle montagne (compresa la Tofana di Rozes)», ricorda Lino De Pra, presidente dell’Ana di Belluno, «devo però a malincuore sottolineare come la città di Belluno si sia dimenticata troppo in fretta dei tanti alpini che sono passati di qua. Sarebbe bello che si parlasse di più del Settimo Alpini, che lo si coinvolgesse nella vita della città e che si creassero momenti di condivisione con questa realtà che è stata fondamentale per la città. Gran parte dei soci delle tre sezioni bellunesi sono Alpini della Cadore o delle specialità legate al Settimo, quindi il legame con il territorio è massimo e quello che ci ha dato l’esperienza fatta in questo Corpo rimane inestimabile. Come dicevano una volta: siamo partiti ragazzi e siamo tornati uomini; è quello che tutti noi auguriamo possano provare un giorno anche i nuovi giovani attraverso un servizio obbligatorio per la Patria, alternativo ai servizi civili».
RESTAURO BIVACCO BUFFA DI PERRERO
La sezione Ana del Cadore, invece, sta preparando un regalo speciale per questi 150 anni: «Abbiamo appena dato il via ai primi contatti con il Corpo Alpino, la sezione elicotteri del comando truppe alpine, il Cai e il Soccorso Alpino e con altri enti per organizzare il recupero dello storico bivacco Maggiore Carlo Buffa di Perrero sul monte Cristallo. Un intervento simile era già stato effettuato nel 1972, in occasione del centenario, e ora siamo pronti a rifarlo», racconta il presidente di Ana Cadore, Antonio Cason, «si tratta di un lavoro particolarmente importante e complesso, perché al momento è completamente inagibile, con il tetto distrutto da frane e slavine, ma contiamo di poter iniziare il restauro già con l’arrivo della bella stagione. Sarebbe un bel regalo per gli alpini e per la nostra sezione, che quest’anno compie anche cento anni».
DOPPIO ANNIVERSARIO
Cento sono anche le candeline per la sezione di Feltre che si prepara a questa doppia ricorrenza: «I 150 anni del Corpo nazionale degli Alpini sono una tappa fondamentale, perché senza l’esercito e gli alpini noi non esisteremmo, in più abbiamo la fortuna di poter festeggiare anche il centenario della nostra sezione», commenta Stefano Mariech, presidente dell’Ana di Feltre. «Nei prossimi giorni, oltre a promuovere le iniziative proposte dal nazionale, contatteremo il comandante del Settimo per metterci a disposizione per l’organizzazione di manifestazioni comuni. La speranza è in un miglioramento delle condizioni sanitarie generali, così da poter organizzare al meglio il grande evento di Napoli, al quale parteciperemo come sezione».
