MONFALCONE È stato approvato dalla giunta il progetto definitivo per la realizzazione ex novo della Primaria di Panzano. Un investimento da 3,2 milioni già finanziato, al quale, a fronte della progettazione di fattibilità tecnico-economica deliberata sempre dall’esecutivo, si prospettano ulteriori 800 mila euro lordi attingendo dal Piano nazionale ripresa e resilienza per completare la struttura scolastica, disposta su due piani, dotandola di una sala multimediale e della palestra. Per questo secondo lotto, il dirigente dell’Area tecnica, ingegner Enrico Englaro, ha predisposto la richiesta ai fini dell’utilizzo dei fondi Pnrr. Sono gli elementi essenziali forniti nell’ambito dell’illustrazione del progetto da parte del sindaco Anna Maria Cisint, assieme all’assessore all’Istruzione, Antonio Garritani, presente anche Englaro. Si parte dunque dal progetto definitivo, elaborato dall’architetto Rodolfo Runcio, dello Studio Associato Runcio di Udine. Prevede la demolizione dell’attuale edificio e la ricostruzione della nuova scuola a fronte di 450 giorni lavorativi consecutivi. La Primaria potrà diventare operativa per l’anno scolastico 2024/2025, con il raddoppio delle sezioni che passerano a dieci. Attualmente la scuola accoglie complessivamente 125 tra alunni, insegnanti e personale Ata, l’implementazione quindi porterà ad un massimo di 250, di cui 100 alunni in più. La previsione è quella di trasferire i bambini all’oratorio Foschian il prossimo anno scolastico 2022/2023, mettendo a disposizione una linea di trasporto pubblico dedicata agli alunni, di collegamento tra Panzano e Largo Isonzo.
L’operazione-Sauro dovrebbe articolarsi in queste fasi: approvazione del progetto esecutivo entro metà febbraio, affidamento dei lavori entro fine marzo, avvio del cantiere per la prossima estate. La demolizione dei 4 piani dell’attuale edificio, salvo imprevisti, richiederà circa 25 giorni. Sarà una Primaria “green”, caratterizzata da materiali riciclabili e dalla massima classe energetica. La tipologia ricalca quella della Collodi, come ha spiegato Englaro: «La struttura sarà in legno lamellare, costituito da pannelli stratificati – ha specificato –. Vengono rispettati tutti i criteri ambientali, anche ai fini del risparmio energetico. Verrà pertanto abbattuto l’attuale edificio, connotato da difetti in termini di struttura, isolamento termico e layout, ossia in fatto di distribuzione degli spazi». Nell’area che si sviluppa su una superficie di 3.600 metri quadrati, l’attuale plesso scolastico è composto da diversi fabbricati, assieme alla scuola, la palestra con il blocco degli spogliatoi, affiancata da un piccolo edificio ad uso abitativo dismesso, mentre in prossimità del confine nord c’è una palazzina ad uso residenziale. Dal progetto esecutivo emergono i fattori che hanno indotto alla demolizione della Primaria. Sotto il profilo strutturale e statico, si rileva «la presenza diffusa di degradi alle armature ed al calcestruzzo», ma si parla anche di «inadeguatezze» dal punto di vista funzionale, trattandosi di un edificio realizzato presumibilmente attorno agli anni ’60, con l’«organizzazione su 4 piani fuori terra, che lo rendono economicamente inadeguabile». Un elemento evidenziato nel progetto è la presenta di un mosaico (4x6 metri) realizzato dalla Scuola Mosaicisti di Spilimbergo su cartone di Armando Depetris, risalente al 1964, intitolato “I giovani ed il lavoro”, il paesaggio ispirato al Villaggio Operaio di Panzano. Un’opera d’arte soggetta a tutela da parte della Soprintendenza, che impreziosisce il porticato di ingresso della scuola, per la quale sarà garantita la relativa salvaguardia. Il blocco didattico sarà quindi disposto su 2 piani, il blocco secondario, distinto e autonomo, ospiterà l’aula insegnanti con ufficio per il personale Ata e la presidenza. I due fabbricati saranno collegati attraverso un vano adibito a ingresso-porticato ed un atrio-vano scala con piattaforma elevatrice. L’accesso pedonale principale sarà portato su via Cosulich, oltre ad un secondo ingresso laterale.
