Si avvia mestamente a conclusione la favola del Carpi Fc 1909, la società portata dal vecchio patron Stefano Bonacini e dal presidente Claudio Caliumi sin sulla vetta della Serie A.
Lo scorso mercoledì, infatti, il Tribunale di Modena ne ha dichiarato il fallimento, nominando il Curatore nella persona del professionista Angelo Zanetti, dottore commercialista e revisore contabile con sede nella città della Ghirlandina. In passato ha già rivestito analoghi incarichi e spetterà a lui amministrare il magro patrimonio già snellito questa estate dallo svincolo di tutti i giocatori. Sotto la direzione del Giudice dovrà procedere alla riscossione dei crediti e recuperare eventuali beni in possesso di terzi per poi liquidare i creditori.
NCS FUORI DALLA SOCIETA’
Nel frattempo, tra novembre e dicembre dello scorso anno, è cambiata la compagine proprietaria della società, nella quale ora non risultano più né la carpigiana Ncs di Matteo Mantovani e Marcello Fantuzzi, né Campoleone Holding. Le rispettive quote sono passate in mano a Giancarlo Lollini, originario di San Pietro in Casale (Bologna) e domiciliato in provincia di Pesaro-Urbino, che detiene il 31%, e a Cristiano Raffa, nato a Venezia e residente a Prato, con il 20%. Invariate le restanti partecipazioni, con Vft al 30%, Federico Marcellusi al 10% e Simone Morelli al 9%.
Dallo scorso 23 dicembre, poi, il 74enne Lollini riveste anche la carica di Amministratore unico dopo la cessazione degli amministratori precedenti (gli stessi Marcellusi, Mantovani e Fantuzzi oltre a Alessandro Forlenza, che era stato nominato Vice presidente nel luglio del 2021 per gestire l’iter dei ricorsi).
IL 14 APRILE L’UDIENZA
Il Tribunale di Modena ha dichiarato il fallimento sulla base della richiesta di alcuni creditori e della stessa società, unendo in Camera di Consiglio le due istanze. Difficile prevedere quando avrà termine l’intera procedura. Il Dott. Zanetti dovrà svolgere nei prossimi giorni gli accertamenti del caso, verificare il patrimonio e incontrare l’Amministratore unico Lollini. Nel contempo si apre la fase di individuazione dei creditori: dovranno presentare le domande di ammissione al passivo che il Giudice delegato del Tribunale di Modena esaminerà nell’udienza del prossimo 14 aprile alle ore 9. E’ il triste epilogo di una vicenda iniziata lo scorso luglio, quando la Covisoc aveva messo sub iudice l’iscrizione del club alla nuova stagione di Lega Pro a causa di versamenti Inps e Irpef non effettuati nei tempi ritenuti perentori dai regolamenti. Da lì partiva un lunghissimo iter giudiziario nel quale il Carpi Fc 1909 perdeva anche la possibilità di iscrizione alla Serie D per aver presentato tardivamente un primo ricorso (a differenza della Casertana ammessa) e poi per essersi appellato al Tar piuttosto che agli organi di Giustizia sportiva, come avrebbe dovuto secondo l’ultima e definitiva pronuncia di novembre emessa dal Consiglio di Stato. Ora, con la disposizione del Tribunale si perde nel nulla anche l’intenzione che Marcellusi e Fantuzzi avevano manifestato di fronte ai tifosi affamati di rassicurazioni: il Carpi non fallirà, avevano detto. L’ultima promessa non mantenuta.