foto da Quotidiani locali
UDINE. La gara indetta dalla Prefettura per l’affidamento dell’appalto dei servizi di gestione del centro di accoglienza all’ex caserma Cavarzerani per un anno (dal 16 settembre 2021 al 15 settembre 2022) deve essere riaperta, seppur limitatamente alla valutazione dei certificati di idoneità linguistica di due degli operatori della Medihospes, la cooperativa di Bari che, dopo avere tentato il rinnovo del contratto, era invece stata superata da “Officine sociali” di Siracusa e “Il Mosaico” di Gorizia.
Lo ha deciso il Tribunale amministrativo regionale del Fvg, accogliendo parte del ricorso presentato dalla seconda classificata, per chiedere l’annullamento del provvedimento e la conseguente aggiudicazione a sé dell’appalto. Domanda, quest’ultima, invece respinta, dovendo appunto la commissione procedere a un nuovo esame per l’attribuzione del punteggio alla sua offerta.
Delle sette censure sostenute dai legali di Medihospes, dunque, l’unico ritenuto fondato è quello che contestava un’errata attribuzione dei punteggi per le competenze linguistiche del personale. Considerata la necessità di precisare le modalità di accertamento delle certificazioni dei titoli conseguiti dagli operatori, era stata la stessa commissione a chiedere chiarimenti al ministero e, poi, alla luce degli stessi, ad attribuire i punteggi al personale delle società in gara. Salvo liquidare come «non conformi ai requisiti richiesti» quelli di due operatori «senza preliminarmente chiedere integrazione della documentazione offerta mediante l’attivazione del soccorso istruttorio».
E permettendo così alla ricorrente di «sanare la mera carenza delle pagine mancanti».