L’Ulss non è riuscita a trovare uno specialista da affiancare a Morena Giozzet. L’azienda sanitaria ingaggia dottori già in pensione per garantire le visite
FELTRE. Non fosse per i pensionati che tornano a dare manforte all’Ulss Dolomiti con contratto libero-professionale, le centinaia di visite ambulatoriali per la prevenzione delle malattie renali non potrebbero essere evase.
L’ultimo concorso dell’Ulss per rafforzare il reparto – che al momento conta un unico medico – è andato deserto. E la speranza è che vada a buon fine almeno quello di Azienda zero (il termine per la presentazione delle candidature è il 7 febbraio) e che ci sia qualcuno disponibile a venire a lavorare in montagna.
Così, intanto, si chiede una mano ai libero-professionisti. Accanto a Giovanni Tarroni, già direttore dell’unità operativa ambulatoriale di nefrologia e dialisi a Belluno e ora in forza come libero professionista a Feltre (fino a marzo), si conferma anche la presenza dell’ex primario del Santa Maria del Prato Massimo Bertoli, in pensione dal 2014, che ha accettato di affiancare l’équipe per altri dodici mesi.
Il reparto intanto è ancora senza primario titolare: dopo la nomina del direttore di Feltre Andrea Bandera a primario di nefrologia e dialisi di Belluno, nel 2019, il servizio è stato affidato a Morena Giozzet, facente funzioni di primario e unico medico in organico.
L’Ulss Dolomiti dal canto suo cerca in tutte le maniere di trovare nuovi specialisti da assumere. Ma come si evidenzia nella delibera sottoscritta dal dg Maria Grazia Carraro, «questa azienda, nonostante le molteplici procedure attivate, non ha potuto provvedere a tutte le assunzioni di dirigenti medici nella disciplina di nefrologia autorizzate negli ultimi anni dal direttore generale dell’Area sanità e sociale per 4 unità complessive. L’ultimo avviso per l’assunzione a tempo determinato di dirigenti medici nella disciplina di nefrologia, in attesa dell’espletamento di una nuova procedura concorsuale indetta da Azienda Zero, ha avuto esito negativo».
Così, visto che non è stato possibile trovare specialisti da assumere a tempo indeterminato per gli ospedali della provincia, non è rimasto altro che il ricorso al conferimento di incarichi libero professionali a medici specialisti in nefrologia.
Il candidato Massimo Bertoli ha passato l’esame della commissione anche questa volta, e non poteva essere altrimenti vista l’esperienza clinica e direzionale di reparto, e continuerà a fare le visite ambulatoriali in nefrologia a Feltre, se nel frattempo non ci saranno novità dal concorso di Azienda Zero di febbraio.
Dal pensionamento di Bertoli si sono susseguiti anche quelli di Joseph Nachtigal e più recentemente di Alberto Vianello. In organico resta dunque Morena Giozzet che guida il reparto supportata da uno staff infermieristico formato e specializzato anche rispetto a modelli innovativi come la dialisi peritoneale, quella che si fa a casa nell’arco diurno o in notturna.
Negli anni l’attività di ambulatorio è cresciuta in maniera esponenziale con l’obiettivo di “frenare” il percorso fisiologico di molti pazienti verso l’insufficienza renale (condizione che dopo i sessant’anni può entrare già in zona patologica), tenuto conto che dal punto di vista epidemiologico i feltrini sviluppano, per gli stili di vita, per l’incidenza elevata del diabete, e per il ricorso agli antireumatici, una tendenza marcata alle malattie del rene.
Da qui l’importanza della prevenzione. E delle visite a cadenza ravvicinata.