Dei tre soggetti interessati alla fabbrica, è l’unico che si è presentato agli operai. Nello stabilimento cresce la fiducia. I sindacati: riconosciuti valore e competenze
BORGO VALBELLUNA. Ancora una decina di giorni e chi ha intenzione di acquistare l’Acc di Mel dovrà formalizzare la sua proposta al commissario straordinario Maurizio Castro. Il quale non dice una virgola sui tre candidati che, al momento, si sono limitati a presentare la loro manifestazione d’interesse.
Ieri, 20 gennaio, si è palesato uno dei tre, la Legacoop che incontrando i sindacati, dopo aver visitato la fabbrica, con i lavoratori ai loro posti, per i primi tre giorni di recupero dei 60 mila compressori per la Bosch, ha confermato di essere intenzionata a fare un passo avanti. Ma ad una condizione: che i lavoratori stessi accettino di costituirsi in cooperativa. Perché questa è la proposta.
Gli altri due soggetti sono investitori privati. Uno di questi potrebbe essere quotato in borsa. Null’altro si sa.
CRESCE LA FIDUCIA
Sindacati e lavoratori, a differenza delle settimane scorse, non nascondono un minimo di fiducia. L’hanno acquisito, guarda caso, dall’impenetrabile riserbo del Commissario. E lo fanno intuire attraverso la nota diffusa ieri in prima serata. «L’incontro con Lega Coop ha evidenziato che nello stabilimento di Mel esiste un prodotto commerciabile e competenze di valore».
È il primo elemento positivo percepito dalla delegazione della Lega delle cooperative, che non è nuova al salvataggio di importanti imprese, avviandole appunto a gestione cooperativistica.
«I vertici di Lega Coop hanno confermato il loro interesse e l’incontro con le rappresentanze sindacali fa parte integrante del loro criterio di valutazione relativo alla possibilità di applicare il modello WBO» è un primo, interessante discrimine, palesato anche per rassicurare i lavoratori.
SINDACATI SODDISFATTI
«Soddisfazione delle parti sindacali che vendono riconosciuta la professionalità ed esperienza dei lavoratori, la manifestazione di Legacoop offre una possibilità che i dipendenti di ACC hanno conquistato e di cui sono orgogliosi» sottolinea un passaggio altrettanto decisivo della nota sindacale.
E infine, la riconoscenza e l’attesa. «Ringraziamo Denis Cagnin e Mirco Pizzolato per la serietà e la sensibilità dimostrata verso i lavoratori e nel frattempo attendiamo l’esito delle loro valutazioni. A fine gennaio le manifestazioni d’interesse dovranno trasformarsi in offerte vincolanti, la determinazione dei partecipanti ci finalmente ben sperare».
Fiducia, quindi. Anche perché va precisato che le intenzioni manifestate dalla delegazione di lega Coop è di continuare nella produzione tradizionale dell’Acc, quella appunto dei compressori, ovviamente attraverso nuovi prodotti.
Si sa che altri candidati vorrebbero, invece, allargare il campo d’azione, magari anche attraverso la riconversione: verso il comparto della refrigerazione.
Viva, pertanto, resta l’attesa per la conclusione della gara. Se entro il 31 gennaio non ci dovesse essere nessuna offerta, al Mise non resterebbe che procedere con il fallimento. E a questo punto salterebbe anche il ritorno in fabbrica dei lavoratori, programmato per il 10 febbraio, in modo da completare la commessa della Bosch. Ma non è questa, stando alle premesse di questi giorni, la prospettiva.
IN INCOGNITO
Gli altri due soggetti a Mel ci sono già stati, ovviamente quando non c’era proprio nessuno in fabbrica. La condizione per fare un passo avanti era proprio quella di muoversi nell’incognito.
Nei prossimi giorni, intanto, le organizzazione sindacali cercheranno di capire dai lavoratori quanti di loro sarebbero disponibili a cooperativizzarsi qualora l’offerta vincente dovesse risultare quella della Lega. Offerta, si badi, che ci sarà solo se ci sarà la cooperativa, evidentemente.
Va detto subito che una realtà cooperativa di 300 soci è cosa complessa da costituirsi, ma sicuramente non impossibile. Non è detto, peraltro, che le offerte in arrivo possano tutte garantire il pieno dell’occupazione, cioè i 300 posti di lavoro. Quindi la fase più delicata di tutta la vicenda Ac comincia proprio adesso.