Appuntamento con la scrittrice sabato alla Galleria Ferrero. Nel libro anche l’incontro indimenticabile con Gustavo Rol
IVREA. È certamente un appuntamento imperdibile la presentazione, domani, sabato 22, alle 17, alla Galleria Ferrero, in via Torino 29, del libro di Hilary Ann Mostert L’inconveniente, edito da Mondadori. Imperdibile non solo per il contenuto, ma anche per il fascino personale dell’autrice, danzatrice e appassionata di esoterismo, piacevolissima nel suo raccontarsi a voce e attraverso la pagina scritta, come sta dimostrando il successo registrato da ogni tappa del suo tour di presentazioni. «L’inconveniente – spiega l’eporediese Claudia Cassetta che ne ha curato la traduzione in inglese – è un romanzo autobiografico di straordinaria originalità, dove il ricordo onirico dell’Africa della piccola Hilary si alterna al presente di una Torino plumbea e claustrofobica al limite del surreale, che richiama per certi versi le atmosfere de Le venti giornate di Torino, libro scritto dallo zio Giorgio De Maria». E aggiunge: «Non mancano, all’interno della narrazione, richiami al famoso pittore torinese di inizi ’900, Domenico Buratti, nonno materno della scrittrice. Nella parte finale dell’opera, la Mostert rende altresì partecipe il lettore dell’incontro straordinario avvenuto anni addietro con il “misterioso signore di Torino” che ha segnato la storia della sua giovinezza: Gustavo Adolfo Rol».
Claudia Cassetta, insieme al famoso vignettista e scrittore Paolo Marengo e al poeta e giornalista Gianpiero Perlasco ha organizzato l’incontro alla Galleria Ferrero, che sarà condotto dallo stesso Perlasco.
Nata a Melsetter, nello Zimbabwe, la Mostert è stata incoraggiata a intraprendere un cammino attraverso la magia delle parole e la poesia dal suo mentore, il compositore Giacinto Scelsi. È vissuta tra il Sud Africa, l’India, Roma, Torino e New York. Negli anni Ottanta ha pubblicato una raccolta di poesie, Le giraffe di Mutambara, per le edizioni Le parole gelate. «Nipote dei pittori Domenico Buratti e Vittoria Cocito, Mostert è ottima scrittrice dalla prosa magica e poetica – racconta Marengo –-. Figlia di un ufficiale sudafricano, che la mamma ha conosciuto nell'ultimo anno del secondo conflitto mondiale, e di una torinese con velleità artistiche, in questo romanzo ripercorre l'anno in cui, con la madre, tornò a Torino, nella casa dei nonni e delle zie, lasciandosi alle spalle l'esperienza africana, e descrive quel particolare momento della sua vita con una visione quasi onirica, con periodi narrativi corti e frequenti flash back evocativi e poetici. Sarà il desiderio di riavere suo padre a recare la bambina da un misterioso signore torinese che le dirà: Ecco! Ti ho guarita dal mal d’Africa. Ti ho somministrato l’antidoto per non ammalarti più. Questa certezza e il costante ricordo del padre lontano permetteranno alla piccola di sopportare l'inconvenienza del vivere».
Per accedere all’evento è necessario prenotarsi al 3421653008; Green pass rafforzato obbligatorio.