Cirio e Icardi: «Nonostante un quadro che si dimostra in miglioramento è stato superato un parametro. Deciderà il ministero»
IVREA. In Canavese, nei Comuni seguiti della Sentinella, i dati dei contagi sono ancora in crescita. Più 4,2% in due giorni, con un totale salito a 8.204. Che la pandemia, seppure in una fase nuova, stia creando caos e confusione con attività chiuse per contagi e quarantene e uffici con personale dimezzato o azzerato proprio, è evidente. Basta camminare guardando le vetrine dei negozi o chiamare gli uffici per avere servizi. eri pomeriggio, ad esempio, era chiusa per pandemia anche la filiale hb di Intesa Sanpaolo in piazza BallaLa stessa Asl/To4 ha ammesso che nel mese di gennaio l'azienda ha registrato la contemporanea assenza per malattia del 40% delle risorse dell'ufficio presenze e per questo, come segnalato dal Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche, alcuni operatori avranno la busta paga più leggera, senza le indennità di pronta disponibilità. L’Asl osserva che il problema riguarda il 10% degli operatori e che, a questi, le indennità saranno pagate con il salario di febbraio, ma è un segno tangibile della situazione.
In Piemonte, secondo quanto comunicato dall’Unità di crisi, i contagi sono in flessione. In Piemonte i nuovi casi sono 15.328, rispetto al giorno prima 405 in meno, il tasso di positività è sceso dal 16,6% al 16%, con oltre 1.100 tamponi in più. In calo di 7 unità i ricoverati nei reparti diversi dalla terapia dove invece ce n'è uno in più, in totale 143. I decessi sono 31, contro i 36 del giorno prima, di cui 5 relativi a ieri Le persone in isolamento domiciliare sono 170.172, i nuovi casi di guarigione 13.495.
Il Piemonte, intanto, è sula soglia dell’arancione. «Nonostante un quadro che dimostra sia nella diffusione del virus che nel numero di nuove ospedalizzazioni una situazione in costante miglioramento, il Piemonte ha superato in piccolissima percentuale (0,3%) uno dei parametri per il passaggio in arancione - hanno spiegato il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Spetterà al ministero la valutazione definitiva».