CORNUDA. «La serata più bella della nostra vita, esibirsi in un posto del genere era sempre stato il nostro sogno. Ora ci faremo il c... ancora più di prima per ritornarci». Mattia “Mario” Mariuzzo, il frontman dei Bengala Fire, commenta così a caldo l’eliminazione del gruppo trevigiano (Andrea “Orso” Orsella, Davide “Borto” Bortoletto e Alexander “Lex” Puntel i suoi compagni di band e di avventura) dopo la seconda manche della serata finale di X Factor 2021.
Sono terzi, un traguardo comunque insperato quando si sono presentati timidi e nel contempo sfrontati alle prime audition, per crescere in modo esponenziale, in sicurezza, like e giudizi positivi, fino ai live e alla finale del Forum. Il primo step di una serata comunque magica è stato quello dei duetti con i rispettivi giudici. Quindi i Bengala si sono esibiti insieme al loro mentore Manuel Agnelli: hanno cantato e suonato con grande energia un classico del rock come “In beetween days” dei Cure.
Una performance che ha convinto il pubblico del Forum, ma soprattutto quello nelle case, se è vero che, dopo l’attesissimo mini-concerto dei Coldplay, le superstar ospiti della finale con i Maneskin, Ludovico Tersigni, il conduttore che in questa edizione ha degnamente sostituito il predecessore storico Alessandro Cattelan, aprendo la busta del primo verdetto ha eliminato Fellow, il cavallo di razza di Mika, facendo proseguire il cammino ai ragazzi cornudesi. Nella seconda manche i Bengala si sono esibiti per primi: è stata la manche del medley dei tre brani prescelti a connotare il loro percorso in questa edizione di X Factor. Si tratta di “Making plans for Nigel (Xtc), “Girls & boys (Blur) e “Sunny afternoon” - Chelsea dagger” (The Kinks - The Fratellis).
«Li abbiamo scelti perché sono la sintesi migliore di quel che abbiamo voluto portare a X Factor», ha spiegato “Mario” nel clip di presentazione. Una autentica bomba di energia, come l’ha definita Emma. Ci hanno messo il fuoco, come invece ha dichiarato Mika, il giudice che nel corso delle varie puntate è stato sempre il più severo nei loro confronti. «Sei un vero frontman, hai conquistato il palco», ha detto Hell Raton a Mattia, che ha finito di cantare disteso letteralmente per terra.
E Agnelli, orgogliosissimo, a quel punto ha salutato Cornuda «il piccolo paese del Veneto da dove arriva questa band che sta sorprendendo l’Italia». La busta aperta da Tersigni in questo caso però ha dato un verdetto negativo: non sono passati all’ultima manche, quella dell’inedito, a cui sono approdati invece il marchigiano Baltimora ed il vicentino Gianmaria. È stata festa grande comunque per i fan, arrivati a Milano da Cornuda con un pullman partito nel pomeriggio dalla Marca, È stata festa grande lo stesso per tutti gli amici riuniti al bar Dam di Cornuda davanti alla tv. È stata festa grande per una band «di cui sentiremo parlare», per dirla con Agnelli.