BELLUNO. Dopo il bailey, la chiusura di un altro ponte minaccia gravi ripercussioni sul traffico del capoluogo. Parliamo del ponte sul rio Cusighe in via Tiziano Vecellio.
Si preannuncia una primavera bollente per gli automobilisti che percorrono l’asse viario che dalla rotatoria di via Medaglie d’Oro porta a Ponte nelle Alpi. Per due mesi, infatti, via Vittorio Veneto sarà bloccata all’altezza della Veneggia, per la messa in sicurezza del fondamentale passaggio sopraelevato lungo una delle arterie più trafficate della città.
È stato infatti approvato il progetto esecutivo e sono stati individuati dal Comune i 600mila euro necessari per realizzare i progetti di riqualifica dell’area, interventi che renderanno più sicura e piacevole l’intera area. «Parliamo di un’arteria fondamentale della nostra viabilità, ma questo intervento è necessario per la sicurezza di tutti», commenta l’assessore ai lavori pubblici, Biagio Giannone, «ci sarà tempo nei prossimi mesi per studiare il miglior modo di agire e creare il minor disagio possibile». A confermare l’importanza dell’intervento è la determina pubblicata dal Comune che, riguardo ai lavori di messa in sicurezza del ponte sul rio Cusighe, riporta: “Comporteranno l’interruzione del transito sullo stesso per un periodo stimabile prudenzialmente in circa 60 giorni naturali e consecutivi”.
COME IL PONTE DI SANTA CATERINA
A complicare le cose è la rilevanza storica riconosciuta al manufatto, che costringerà a un intervento molto simile a quello visto nel 2019 a Ponte nelle Alpi: «Su quel ponte si dovrà intervenire né più né meno come fatto per quello di Santa Caterina», conferma l’assessore ai lavori pubblici, «avevamo presentato un primo progetto, nel quale proponevamo di abbattere i due muretti che delimitano la carreggiata, per poter posizionare il guardrail, ma essendo un ponte sotto tutela della Sovrintendenza ci è stato risposto di no, concedendoci, però, di spostare il muretto più all’esterno, per permettere l’installazione delle barriere più moderne». Questo comporterà un leggero allargamento della sede stradale e getterà le basi per ulteriori migliorie nella zona, come una prosecuzione “in sospensione” della futura ciclopedonale di via Vecellio.
SOLUZIONI ALTERNATIVE DA STUDIARE
A breve la palla passerà a un tavolo tecnico, da organizzare assieme alla Prefettura, per individuare i tempi e i metodi con i quali realizzare la messa in sicurezza: «Dovremo decidere quali siano le strade alternative sulle quali indirizzare il traffico», continua l’assessore, «non sarà facile e i disagi non mancheranno, ma il lavoro va fatto e per questo convocheremo il prima possibile il tavolo in Prefettura con tutti i portatori di interesse, cercando di studiare il modo migliore e meno impattante per gestire la questione».
CICLOPEDONALE IN VIA VECELLIO
La messa in sicurezza del ponte si aggancia ad altri progetti avviati per l’intera area: «Tutto è cominciato dopo un incontro che ho avuto con gli abitanti di via Tiziano Vecellio, che lamentavano un problema all’illuminazione pubblica; in più veniva chiesta da tempo la realizzazione di una ciclopedonale nel fosso a lato della strada tra il ponte sul rio Cusighe e l’ex discoteca Shadow», spiega Giannone. «Sarebbe stato impensabile intervenire su un problema, lasciando da parte gli altri e così, per realizzare tutto ciò, abbiamo presentato tre progetti, con i quali abbiamo partecipato a un bando regionale (arrivando noni su 86), che ci ha visti assegnare 270mila euro. Con l’approvazione del progetto esecutivo, penso che a marzo potremo già iniziare i lavori. Per il momento metteremo in sicurezza il ponte e realizzeremo una ciclopedonale larga 2 metri e 20 centimetri, comprensiva di nuova illuminazione e nuove piante. In un secondo momento penseremo a una seconda pista ciclopedonale sospesa, che dovrebbe correre a fianco del ponte».