Grieco: «Prudenza alla guida, poi nei prossimi giorni l’anticiclone delle Azzorre riporterà su le temperature»
La nevicata di mercoledì potrebbe avere una piccola coda oggi, anche se decisamente più contenuta, e la presenza di nebbia ghiacciata al mattino con una spolverata nel pomeriggio. La tendenza è comunque verso un miglioramento nei prossimi giorni, quando l’ingresso dell’Anticiclone delle Azzorre dovrebbe portare le temperature decisamente su, soprattutto sulle colline dell’Oltrepo.
Effetto albedo
C’è però in questi giorni il forte rischio di gelate, determinato dal rapido rasserenamento dopo l’intensa precipitazione nevosa dell’altro giorno. «Quella di mercoledì è stata una nevicata come non se ne vedevano da un po’ di tempo – spiega il meteorologo Tommaso Grieco – negli ultimi anni c'era una circolazione improntata su risalite di aria calda: le perturbazioni in arrivo incontravano masse d'aria molto miti per cui non era raro che a dicembre piovesse con temperature di 6-7 gradi, un clima più autunnale che invernale. Stavolta invece una perturbazione atlantica piuttosto bene strutturata ha sfruttato il bacino di aria fredda che si era accumulato nei giorni precedenti». Il rischio però è che «la neve al suolo e il cielo sereno creino il cosiddetto effetto albedo, una sorta di freezer per cui le temperature vanno decisamente sotto lo zero. Questa discesa repentina può dare luogo a gelate, e venerdì (oggi per chi legge, ndr) sarà possibile la formazione di nebbie gelide e di galaverna. Raccomando molta prudenza sulle strade».
L’evoluzione
Le minime previste in città erano di -3, -4 gradi di notte, e appena sopra lo zero nel corso della giornata. «L’evoluzione per i giorni a seguire resta incerta – aggiunge Grieco – dopo la perturbazione di mercoledì ne era attesa un’altra per venerdì (oggi, ndr), ma con scarsi effetti sulla nostra provincia». A seguire dovrebbe imporsi l’anticiclone delle Azzore, «con una fase molto stabile e temperature decisamente in aumento, soprattutto in Oltrepo fino a 10 gradi. Da valutare la possibile formazione di nebbie in pianura a fronte di terreni innevati e progressiva attività anticlonica, con nebbie persistenti. In pianura tutto questo potrebbe portare all'accumulo di sostanze inquinanti fino almeno al 20 dicembre».