MODENA. Un’ottantina i residenti dei quartieri Sacca e Villaggio Europa che lunedì sera hanno risposto “presente” alla chiamata del “Comitato Villaggio Europa-Quartiere Sacca” e si sono riuniti alla sala della parrocchia Sacro Cuore per condividere – come si legge nell’invito promosso tramite la propria pagina Facebook – “le sorti del Quartiere a seguito della presentazione del Progetto Polo Logistico CONAD NORD-OVEST al Comune di Modena del 24/11/2021”.
Fabrizio Benelli, portavoce del Comitato, si chiede se alla promessa del sindaco Muzzarelli di raggiungere un punto di incontro fra interesse privato di Conad e interesse pubblico dei cittadini seguiranno dei fatti. Diversi i temi sul “piatto”: dall’aumento di traffico e inquinamento a causa del passeggio dei mezzi pesanti allo sviluppo in verticale dei magazzini, dalla rotonda costruita vicino alle case all’opportunità di far circolare le macchine dei dipendenti nelle vie Europa e Svizzera.
Com’è andata la riunione di lunedì?
«Direi molto bene: è stato un gran momento di partecipazione. Nelle settimane scorse ci eravamo resi conto che non tutti i cittadini avevano capito l’importanza di questo progetto e l’impatto che avrà su tutto il quartiere, non solo sul Villaggio Europa. Chi ancora non sapeva ora è molto più preoccupati di noi e ci ha chiesto di essere ancora più incisivi nelle nostre richieste».
Quali sono le principali criticità del progetto?
«Senza dubbio la prima criticità riguarda il progetto in generale, le sue dimensioni. Noi diciamo sempre una cosa: è il primo polo logistico di queste dimensioni costruito a pochi metri dalle abitazioni quindi a stretto contatto con un quartiere. C’è un problema di traffico pesante – ogni giorno ci saranno 360 camion in entrata e 360 camion in uscita – che si riverserà non solo nel tratto tra via Canaletto Sud, indicato da Conad nel suo progetto, ma anche su tutto il quartiere Sacca. Questi numeri rappresentano il 14% del traffico pesante sulla Tangenziale Nord Carducci e lo stesso Pums 2030 ha indicato questo pezzo di tangenziale come critico per quanto riguarda il traffico. Questo vuol dire che dall’oggi al domani in un punto critico, avremo un aumento del 14%. Ricordo poi che la pericolosità di un camion di 13,5 metri – il 90% di questi camion sarà di 13,5 metri – molto più impattante rispetto a quella delle normali macchine».
Avete calcolato anche i km che ciascun camion dovrà percorrere solo per immettersi in autostrada…
«Sì questo è un punto fondamentale. Il nostro quartiere, dove sorgerà il polo, è a 7,5 chilometri dall’uscita di Modena Nord, questo significa che fra andata e ritorno sono più o meno 15 chilometri. Abbiamo fatto un semplicissimo calcolo su base annua: più di 2 milioni di chilometri percorsi da automezzi pesanti nell’arco dell’anno. Se decidessero di costruire questo polo logistico più vicino a Modena Nord si risparmierebbero oltre 2 milioni di chilometri percorsi».
Un altro tema che state battendo anche sulla vostra pagina Facebook è quello delle due vie che il progetto individua per il passaggio delle macchine dei dipendenti per raggiungere lo stabilimento.
«Questo è un altro grandissimo problema che colpisce il Villaggio Europa. 140 macchine entreranno 4 volte al giorno in strade strette, pensate per essere residenziali, che già oggi sono pericolose per incroci ciechi. Quando voi uscite da via Svizzera per immettervi in via Europa non vedete le macchine che stanno arrivando. Lì le abitazioni danno direttamente sulla strada quindi non ci sono nemmeno i marciapiedi per il passaggio degli abitanti. 140 macchine 4 volte al giorno ci sembra un flusso che queste strade non possono assolutamente sopportare. Chiediamo all’amministrazione di trovare una soluzione: spetta al Comune prendersi la responsabilità di fare entrare queste macchine in un quartiere residenziale come il nostro».
Parliamo di consumo del suolo. Non ci sarà ma, secondo il progetto che avete visionato, l’espansione sarà in verticale.
«L’amministrazione punta molto su questo aspetto perché effettivamente il progetto non prevede consumo di suolo tuttavia questo mancato consumo di suolo viene più che compensato da un aumento esponenziale delle altezze delle dimensioni dei magazzini. Le altezze massime dei magazzini attuali saranno le altezze minime di domani: oggi i magazzini sono altri 9-10-11 metri al massimo, domani con questo progetto i magazzini più bassi saranno alti 12 metri fino ad arrivare a 15-18 e 30 metri del magazzino verticale, che è un insulto alla vivibilità del quartiere e al paesaggio».
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