Daniele Montanari
Un altro pedone investito con conseguenze gravissime in città, il terzo episodio nel giro di un mese.
È successo nella prima mattinata in via San Faustino, zona Parco Ferrari, a pochi metri dall’incrocio con viale Autodromo, praticamente di fronte al negozio di tappezzeria. Erano le 8.28 quando è successo tutto, in un attimo: la Fiat Panda bianca condotta da una 45enne modenese in direzione viale Italia, che quindi aveva presumibilmente già attraversato l’incrocio, per cause in accertamento da parte della polizia Locale ha travolto una 61enne che stava camminando in quel punto. L’urto non è stato a velocità elevata, ma ha fatto cadere la donna, che nell’impatto a terra si è ferita con un grave trauma cranico, che ha lasciato sull’asfalto una grossa chiazza di sangue.
Lei ha perso conoscenza quasi subito, mentre scattava tutta la macchina dei soccorsi: sul posto il 118, che dopo averla stabilizzata l’ha trasportata immediatamente all’ospedale di Baggiovara. Qui la gravità della situazione ha comportato il suo ricovero in terapia intensiva, con prognosi riservata: sarà decisiva l’evoluzione delle prossime ore.
Per consentire i soccorsi e tutti gli accertamenti sulla dinamica, via San Faustino è stata chiusa per più di un’ora dalle pattuglie dell’Infortunistica. L’urto è stato nella parte laterale destra della Panda: ha comportato danni allo specchietto e un’ammaccatura, ma nulla di più, a riprova della velocità contenuta. Non uno scontro frontale, dunque. Da accertare la dinamica: forse più che in fase di attraversamento (lì peraltro non ci sono strisce) la donna era in camminata a lato strada. Poi se sia avanzata lei o se l’auto l’abbia colpita in manovra, è tutto da accertare. La donna che guidava si è comunque fermata subito, sconvolta per l’accaduto e le sue conseguenze.
Sul posto sono sopraggiunti i famigliari della 61enne, tra cui il marito in lacrime per le evidenti gravissime conseguenze dell’impatto. Hanno assistito a tutte le fasi dei drammatici soccorsi, poi sono corsi in ospedale, aggrappandosi alla speranza che i medici possano salvarle la vita.
È il terzo investimento dalle conseguenze gravissime nel giro di un mese, dicevamo. Il primo si era registrato il 9 novembre, nella zona della Coop, dove un suv di sera travolse un uomo di 76 anni, Gino Marone, sotto gli occhi del figlio. Lui morì praticamente sul colpo, finendo sotto il mezzo anche nel tentativo di proteggere il figlio, che infatti riportò ferite lievi. Il secondo episodio il 14 novembre, di notte in via Vignolese, dove la 52enne Gorica Dilic venne uccisa mentre transitava in bici da un’auto pirata. Il 33enne ritenuto responsabile dell’investimento venne rintracciato dalla polizia Locale in pochi giorni.
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