Cascina. Sono tornati e hanno montato il loro tendone. Non proprio “Chez nous” (che in francese significa “da noi”), perché il circo dell’omonima associazione ha trovato casa a Pontedera, nella frazione di Gello, dopo lo sfratto preso di tre anni fa dall’allora amministrazione di Cascina a guida leghista. Da ieri però il tendone c’è, bianco e rosso, e la macchina delle meraviglie per grandi e piccini è pronta a far ripartire i suoi ingranaggi fatti di clavette, salti mortali e allegria.
Quello pontederese non è un esilio, ma il compimento di un percorso reso possibile dalla disponibilità dell’amministrazione, che durante il braccio di ferro per ottenere un’area vicino al liceo Pesenti, che vide fronteggiarsi l’associazione e il Comune di Cascina – allora guidato da Dario Rollo –, mise a disposizione l’area per dare una casa a “Chez nous”.
C’era una certa meraviglia ieri tra gli abitanti della frazione pontederese. Lo stupore che il circo porta sempre con sé: dall’estetica sempre un po’ gitana delle carrozza, ai colori sgargianti che coprono l’arena circolare dove gli artisti si esibiscono.
Giulia Costa, presidente dell’associazione “Chez Nous le cirque” racconta cosa è successo in questi anni e dello sforzo caparbio, capace di superare i momenti di sconforto, per riuscire a trovare una casa al tendone. «Venuta un po’ meno la parte mediatica che seguì la vicenda ci siamo messi a cercare un luogo per ripartire. E per questo devo ringraziare l’amministrazione di Pontedera che ci ha accolto in questo spazio, oltre a don Armando Zappolini e la parrocchia di Gello che ci ha aiutati tantissimo. Abbiamo trovato questa piazza rotonda che sembrava fatta apposta. Le pratiche sono state lunghe, ci siamo impegnati tanti in un contesto che però ci ha favoriti».
Cascina alla fine però ha perso un fiore all’occhiello. «Eravamo arrivati a un punto in cui avevamo bisogno di staccare da Cascina. Il fatto di essere stati cacciati ci ha segnato. Abbiamo dovuto tirare una linea, con dispiacere, soprattutto per i ragazzi e le famiglie che ci hanno sostenuto. Pontedera ci disse che avrebbe garantito un posto prima delle elezioni a Cascina». Il cuore cascinese rimane. La sede legale dell’associazione rimane qui. Il tendone è costato circa 40mila euro. Un bell’investimento.
L’associazione non è rimasta ferma. «Nel periodo della pandemia abbiamo vinto un bando ministeriale che ci ha permesso di ripartire da luglio con una scuola di circo per i ragazzi con disagio sociale, economico e fisico. Abbiamo una trentina di allievi dai 4 ai 17 anni, alcuni sono bimbi che erano già stati nostri allievi. Ripartiamo da questo. E a gennaio, forse per la Befana, speriamo di fare un evento pubblico», commenta Costa.
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